Il Movimento Turistico a Forlì-Cesena: i dati nei primi 6 mesi dell’anno
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L’affitto turistico come non te lo ha mai spiegato nessuno!
Hai un appartamento o una camera e vorresti affittarla a turisti e viaggiatori? L’Hai già messa in affitto, ma avresti bisogno di chiarimenti? Ti sei perso nella burocrazia per poter svolgere questa attività? Ti stai chiedendo se devi aprire la partita iva per farlo e quale possa essere il regime fiscale più adatto?
CNA Forlì-Cesena ti assicura supporto completo nella gestione del tuo immobile per gli affitti brevi.
Dagli adempimenti tecnici e burocratici fino alla promozione della tua casa o del tuo appartamento puoi contare su un servizio a 360 gradi che ti consentirà di guadagnare senza rischi o preoccupazioni.
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Chiarimenti del Ministero del Turismo
Con la Legge 191/2023, in vigore dal 17 dicembre 2023, è stato dichiarato il CIN come strumento di identificazione degli immobili affittati con la modalità affitto breve.
Date le attuali incertezze in questa fase di entrata in vigore della normativa, il Ministero del Turismo ha pubblicato sul proprio sito una sezione dedicata ai charimenti sulla procedura telematica di assegnazione del CIN. Si desume che l’obbligo non sia attualmente in vigore.
Rimane invece l’obbligo di utilizzo del CIR (richiedibile tramite la piattaforma ROSS1000) per chi opera nella Regione Emilia-Romagna. Dato che la norma non è ancora entrata in vigore, attualmente non è ancora obbligatorio nemmeno avere i dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio funzionanti.
Il consiglio che possiamo dare è organizzarsi comunque in tal senso, per essere pronti quando la norma entrerà in vigore.
Cos’è il CIN?
In base all’articolo 13-ter il Ministero del turismo ha imposto alle strutture ricettive, comprese quelle extra alberghiere, l’utilizzo del CIN. Si tratta di un Codice Identificativo Nazionale che consente di identificare la struttura che offre ospitalità verso clienti ed istituzioni e che quindi va inserito negli strumenti tangibili o virtuali di promo-commercializzazione della struttura. Esistono soluzioni che CNA è in grado di fornirti e chiarimenti che siamo in grado di offrirti.
Che differenza c’è con il CIR (codice identificativo regionale)?
Il CIR (LEGGI QUI APPROFONDIMENTO), sarà sostituito dal CIN. Quindi le strutture già attive che hanno richiesto il CIR, dovrebbero vedere convertito il proprio codice nel CIN.
Come faccio a richiedere il CIN?
Se la struttura ricettiva è nuova, il codice va richiesto al ministero del turismo, tramite procedura telematica, che riporti i dati catastali dell’immobile o della struttura ricettiva.
Ulteriori approfondimenti e novità introdotte dall’articolo 13-ter, relative alle nuove norme per i requisiti di sicurezza degli impianti, saranno affrontati nel prossimo ciclo di webinar di affitto fatto.
Cos’è una struttura ricettiva?
Si tratta di un edificio all’interno del quale gli spazi sono destinati al pernottamento e al soggiorno temporaneo dei turisti (o dei viaggiatori, o di chi richiede un affitto breve).
La principale classificazione va a suddividere le strutture ricettive in esercizi alberghieri ed extralberghieri; quest’ultime sono classificate secondo le leggi regionali.
Ciò vuol dire che per ogni regione si ha una diversa classificazione di strutture ricettive extralberghiere. Una struttura ricettiva extralberghiera si differenzia dalle strutture alberghiere per i servizi che vengono offerti e per il tipo di attività, che può essere imprenditoriale o meno, con limiti specifici.
CLICCA QUI per approfondimenti sulla la normativa della Regione Emilia Romagna.
La normativa nazionale e regionale comporta specifiche non semplicissime, sia per gli adempimenti da svolgere, sia per i limiti. Quali limiti? Un esempio banale è che esistono specifici limiti nell’utilizzo delle piattaforme per la prenotazione turistica. Limiti spessi non noti.
Esistono soluzioni che CNA è in grado di fornirti e chiarimenti che siamo in grado di offrirti.
Perché l’extra alberghiero è importante anche nella provincia di Forlì-Cesena?
In fondo siamo nel territorio dell’ospitalità, con tanti alberghi e soluzioni a disposizione dei viaggiatori. Proprio in quest’ultima definizione sta la questione: non è più giusto parlare solo di turisti, ma di persone che vogliono vivere un’esperienza, sentirsi momentaneamente parte di un territorio che visitano. Appunto i viaggiatori. E per dare la risposta ai viaggiatori è necessario proporre tante soluzioni in cui gli alberghi, pur importanti, sono una delle alternative. Infatti, c’è chi vuole piccole strutture, in posizioni particolari, isolate, vivere spazi diversi. E a queste domande possono dare risposta i Bed & Breakfast, gli affittacamere, i room and Breakfast, ecc.. ecc…
Non solo, il nostro territorio, che della costa e del turismo termale ha fatto un fiore all’occhiello dell’ospitalità, può in realtà offrire tante alternative di esperienza, che spesso si integrano: turismo sportivo, enogastronomico, culturale, paesaggistico, esperienziale. Opportunità che spesso vengono proposte in aree più piccole e per numeri più contenuti di ospiti, ma che comunque rappresentano un elemento importante per il nostro territorio. A queste domande, spesso espresse nei comuni delle nostre colline, possono dare risposta proprio strutture piccole, come quelle legare alla ricettività extra alberghiera.
Ecco, che quindi questa forma di ricettività diventa strategica per valorizzare ulteriormente le splendide terre in cui viviamo.
Consapevole di questo ruolo, CNA ha da tempo scelto di sostenere queste attività, spesso lasciate un po’ troppo sole di fronte al mercato e alla burocrazia.
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