SCOPRI E ADERISCI ALLA CAMPAGNA “ROMAGNA A CRESTA ALTA”

Un’emergenza improvvisa senza precedenti recenti, la necessità di aiutare in modo veloce imprese e cittadini e la consapevolezza di vivere in un territorio speciale, che ancora una volta ha dato prova della propria straordinarietà per capacità di reazione e coesione sociale. Sono gli ingredienti che hanno ispirato la nuova campagna di comunicazione “Romagna a cresta alta” che CNA Forlì-Cesena lancia per raccontare e dar voce a migliaia di attività e persone che ogni giorno affrontano situazioni difficili e impegnative con dignità, intelligenza e coraggio, sapendo di vivere in un territorio che ha nel proprio DNA la forza per superare anche gli ostacoli più duri in virtù di questo carattere speciale della sua comunità. La campagna è stata presentata dal presidente provinciale Lorenzo Zanotti in una conferenza stampa presso la sede di CNA Forlì-Cesena venerdì 28 luglio; presenti anche i creativi che hanno lavorato al progetto: Cosetta Gardini dell’agenzia Casa Walden e il giornalista cesenate Luca Casadei che ha ideato il copy. 

L’alluvione di maggio e la risposta di CNA Forlì-Cesena 

Colpendo duramente il sistema produttivo e la rete sociale territoriale, l’alluvione di maggio ha generato ingenti danni economici ma anche profondo disorientamento in chi ha subito perdite enormi nell’arco di pochi minuti.  Per rispondere alle necessità più immediate e ridurre il senso di smarrimento dei propri associati, fin dalle prime ore dell’emergenza CNA Forlì-Cesena si è attivata su diversi fronti offrendo un supporto strategico, informativo e operativo che continua tutt’oggi senza interruzioni. 

Ascolto – Fin da mercoledì 17 maggio è partita una massiccia e sistematica campagna di contatti rivolta alle imprese delle zone più colpite per fornire tutte le informazioni disponibili e raccogliere le esigenze impellenti. Grazie a oltre 400 visite o telefonate, svolte nell’arco delle prime settimane dell’emergenza, è stata creata una vera e propria banca dati delle imprese alluvionate e delle loro esigenze. A oggi 189 imprese a livello provinciale (117 Forlì città, 39 Cesena Val Savio, 26 Colline forlivesi, 7 Est Romagna) hanno subìto danni diretti riconducibili all’alluvione.  

Informazione e vicinanza – Già dalle prime ore dell’emergenza CNA si è attivata per assicurare ai propri associati informazioni certe e indicazioni operative attraverso i vari canali disponibili: è stata attivata una sezione speciale del sito web, sono state inviate costantemente newsletter (34 nell’arco dei primi 40 giorni dall’inizio dell’emergenza) e un servizio di sms mirati. Per dare risposta e supporto rispetto ai servizi specifici più richiesti (sgomberi, impiantisti, tecnici per perizie, ecc.) è stata presto attivata una rete di attività capaci di garantire le diverse risposte, che è stata pubblicata sul sito. È stato costante e puntuale, infine, l’aggiornamento normativo su tutte li misure prese a livello locale, regionale e nazionale a seguito dell’alluvione. 

Supporto tecnico e pratico – Sono state implementate buone prassi per consentire di comunicare ai vari enti la situazione delle imprese (verso l’Agenzia delle entrate, gli enti bilaterali, le autorità, ecc.), attivando un canale in stretta connessione con l’amministrazione pubblica, Alea ed Hera per intervenire sui primi disagi più gravi e quelli ancora non risolti. A ciò si sono aggiunti ripetuti incontri con le diverse amministrazioni locali e la visita alle imprese con le amministrazioni stesse.  

Supporto per le pratiche – Sono stati aperti due appositi «uffici alluvione», uno per il cesenate e uno per il forlivese, nelle sedi più vicine alle aree maggiormente colpite per l’immediato supporto ai cittadini. Inoltre, è stata impostata un’organizzazione ad hoc per la tempestiva richiesta del contributo a fondo perduto alle imprese. Complessivamente, sono state circa 1.000 le ore di lavoro a titolo gratuito messe a disposizione da CNA e svolte per la presentazione delle varie pratiche: 416 le domande presentate gratuitamente per il bonus alluvione per imprese e lavoratori autonomi e 168 le domande per il sostegno immediato dei cittadini.

Riapertura a tempo di record – L’imponente macchina di aiuti è stata messa in campo in modo estremamente reattivo nonostante la sede provinciale di Via Pelacano 29 a Forlì sia stata pesantemente colpita dall’alluvione. I lavori svolti a tempo record hanno permesso la riapertura della sede già venerdì 26 maggio, mentre il ripristino quasi immediato delle infrastrutture informatiche ha assicurato ai 300 collaboratori dell’associazione di essere operativi fin da subito lavorando in smart working, senza far mai mancare il supporto agli associati.  

La campagna “Romagna a cresta alta”

Richiamando l’atteggiamento di chi affronta le sfide con coraggio e declinandolo in chiave locale attraverso il richiamo all’animale simbolo della nostra regione, la campagna “Romagna a cresta alta” pone al centro dell’attenzione la capacità distintiva degli abitanti di questa terra di saper uscire da situazioni complesse o addirittura critiche dando prova di forza, spirito di sacrificio, creatività e senso di comunità fuori dal comune. Un’abilità di cui nel corso del passato e ancora oggi non mancano numerosi esempi, al di là del recente banco di prova rappresentato dall’alluvione. Traendo quindi spunto da questo evento straordinario, ma andando ben oltre la cronaca degli ultimi due mesi, la campagna mira a dar voce a una platea di soggetti diversi per età, percorsi ed esperienze, ma uniti da un comune sentire profondamente radicato a un’appartenenza territoriale che non si identifica con una peculiare collocazione geografica bensì con un determinato carattere

Questo tratto peculiare dell’essere romagnolo, seppur così radicato nella storia della nostra terra, richiede al contempo di essere continuamente riscopertoapprofondito e attualizzato di fronte alle nuove sfide di oggi e ai necessari passaggi generazionali che scandiscono la Storia attraverso le storie dei singoli e delle comunità. Un impegno che CNA Forlì-Cesena porta avanti ogni giorno attraverso l’universo di imprenditrici e imprenditori che rappresenta e sostiene ormai da 70 anni e con sempre maggior convinzione, sapendo che grandi imprese esistono solo in presenza di grandi comunità e un territorio è in grado di costruire un futuro migliore solo se riesce a farlo senza lasciare indietro nessuno. 

Spazio dunque in questa campagna di comunicazione che mira a essere un patrimonio collettivo a tutti coloro che si sentono romagnoli, vivono per questo a cresta alta e possono arricchire questo comune sentire di sfumature particolari, vissuti concreti, sensibilità personali. 

Spazio ai burdel de paciug e a chi si è rimboccato le maniche per liberare dal fango migliaia di case e attività, ma anche a chi per amore di questa terra, e profondamente legato a essa, ha saputo accettare sfide, superare problemi, abbattere barriere che avrebbero scoraggiato facilmente tanti altri. Spazio alle imprese che hanno saputo immaginare un futuro dove non lo vedeva nessuno rimanendo ancorate alle proprie radici, a chi ha saputo guidare un’evoluzione importante, a chi non se n’è andato a cercare l’America altrove ma l’ha saputa costruire qui, passo dopo passo, con convinzione, costanza e spirito visionario. Spazio agli imprenditori veterani ma anche ai giovani cervelli che decidono di restare, spazio a chi ha fatto dell’ospitalità cordiale il punto di forza di una terra e del sorriso uno stile di vita riconosciuto da chiunque. Spazio ai cittadini innamorati dei propri paesi, delle proprie tradizioni, dei propri saperi e sapori e a chi è arrivato da altre terre ma ha colto e si è lasciato conquistare dallo spirito del luogo. Spazio anche a chi si sente a volta un po’ troppo “romagnottico”, un mix tra romagnolo e patriottico che quasi tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita, ma non si prende mai troppo sul serio e per questo è ben visto a ogni latitudine.