Appassionata di rimedi curativi e tinture con le erbe, tanto da eseguire numerosi esperimenti in un laboratorio con calderoni e alambicchi situato nella sua dimora di Forlì, Caterina Sforza si cimentò anche tra pentole e paioli per preparare torte e biscotti oppure si limitò a gustarne di eccellenti nei numerosi banchetti a cui prese parte? Le testimonianze storiche disponibili non ci aiutano a sciogliere il mistero, ma il recente libro “I dolci al tempo di Caterina Sforza” scritto da Cecilia Milantoni e pubblicato da Il Ponte Vecchio lo scorso novembre ci permette di fare un tuffo nelle cucine di allora per conoscere le ricette più golose, gli ingredienti più in voga e alcune tecniche di cottura utilizzate dai grandi chef del tempo.

Archeologa specializzata da diversi anni nello studio dell’alimentazione antica e impegnata anche nella didattica museale, l’autrice conduce i lettori in un viaggio di 168 pagine, numerose ricette e infinte curiosità alla scoperta di un mondo affascinante e sorprendente, raccontato attraverso l’incrocio di numerose fonti storiche in chiave squisitamente contemporanea.

“A seguito di un importante progetto di valorizzazione territoriale avviato in collaborazione con CNA Forlì-Cesena e imperniato attorno alla figura della grande Caterina Sforza – racconta Cecilia Milantoni – nel periodo del primo lockdown ho iniziato a raccogliere appunti e documenti, che avevo messo da parte negli anni, sulle preparazioni originali dei cibi presenti sulle tavole di 550 anni fa. All’inizio pensavo di ordinare appunti e materiali in un promemoria organico, poi a un certo punto mio marito mi ha fatto notare che avevo scritto un vero e proprio libro. In quel periodo ho potuto contare sulla presenza di tante biblioteche online open source, che mi hanno permesso di consultare documenti originali custoditi alla Public Library di New York e in varie biblioteche inglesi”.

Dalla ricerca di un dolce legato alla Signora di Forlì da poter rifare ai giorni nostri sono emerse nel giro di alcuni mesi oltre trecento ricette, spesso scritte in inglese, francese o in dialetti antichi del nostro Paese. La ricerca ha spaziato dalla fine del 1300 agli inizi del 1500, portando alla luce tantissime preparazioni del Vecchio Continente… anche perché il Nuovo non esisteva ancora!

“Dobbiamo pensare che siamo negli anni che precedono la scoperta dell’America – sottolinea l’autrice – quindi alcuni ingredienti oggi di largo consumo come il pomodoro, la patata, il mais, il caffè o lo zucchero di canna dovevano ancora arrivare nelle cucine d’Europa. In più non esisteva il frigorifero, quindi rispetto a oggi non era possibile ad esempio preparare le creme facilmente deperibili. Lo zucchero costava quanto l’argento e veniva centellinato. Grande importanza avevano le spezie, che davano colore e ricchezza ai diversi dolci e testimoniavano la ricchezza dei padroni di casa durante i banchetti”.

Torte, budini, croccanti, fritture, biscotti e confetti abbondano tra le pagine del libro a testimonianza dell’estro e della notevole manualità degli chef ai tempi di Caterina. Non sempre, però, è facile orientarsi tra le loro ricette. “I ricettari antichi – spiega Milantoni – erano scritti da chef per altri chef, quindi danno per scontate tante preparazioni e spesso indicano le quantità in modo approssimativo: si parla di pizzichi, scrupoli, fogliette… Solo con Cristoforo da Messisbugo si comincia a indicare il peso con libbre e once”.

Grazie all’aiuto di Claudia Fanciullo, altra archeologa esperta in preparazione di dolci antichi nonché fondatrice di ArkeoGustus, sedici ricette contenute nel libro possono essere replicate in chiave contemporanea con il forno di oggi e per un numero di commensali decisamente più ridotto delle duecento persone che erano solite riunirsi ai banchetti di corte. “In questo modo – commenta Milantoni – abbiamo attualizzato la storia e alla fine dello scorso anno abbiamo cominciato a presentare il libro a Cesena, Forlì e Ravenna abbinandolo alla degustazione di un dolce contenuto al suo interno”.

In attesa di un primo vero e proprio cooking show, la prossima occasione di incontrare l’autrice e ascoltare la sua opera in viva voce sarà sabato 15 aprile, ore 18.30 a Terra del Sole in occasione del vernissage della mostra concorso “Alla corte dei Medici, la moda, la bellezza e gli amori”.