Si è recentemente chiusa la stagione dei principali Saloni nautici autunnali del 2022, con un record di presenze ed ordinativi. Dal Festival dello yachting di Cannes, al Salone Nautico di Genova e al Salone Nautico di Monaco i numeri di espositori e di visitatori sono incrementati, a conferma del “momento d’oro” che questo settore sta vivendo.

Nonostante la pandemia, la guerra in Ucraina, l’aumento esponenziale dei costi di materie prime ed energia, il mercato al dettaglio delle nuove imbarcazioni continua crescere. Il rapporto di Deloitte Boating Market Monitor, che fotografa l’andamento del settore nautico in Italia e nel mondo, ci dice che dal 2014 al 2021 il valore di mercato è cresciuto ad un tasso medio del 10%, tanto che in Italia nel 2021 si sono raggiunti i 6,11 miliardi di euro di fatturato, tornando quindi a livelli di fatturato precedenti alla crisi del 2008.

A conferma di questo Paolo Francia, presidente CNA Nautica Forlì-Cesena, di ritorno dai saloni, commenta: “Le fiere hanno confermato un trend di forte crescita, le aziende hanno ordinativi per tutto il 2023 e in gran parte per il 2024, arrivando addirittura a coprire anche l’anno 2025 nel segmento dei mega yachts”.

Dati lusinghieri, ricordando però che “non è tutt’oro quello che luccica”.
Le imprese non riescono a sostenere questa crescita perché mancano gli addetti in tutti gli ambiti – continua Francia – mancano progettisti, tecnici, ma anche operai per la vetroresina, impiantisti e falegnami. Oggi più che mai occorre predisporre dei piani formativi a tutti i livelli con l’obiettivo di creare giovani operatori che sicuramente troveranno un’occupazione.” Dati lusinghieri, ricordando però che “non è tutt’oro quello che luccica” e proprio su questo Francia lancia il suo monito

Proprio in quest’ottica prenderà avvio il nuovo percorso IFTS per progettista disegnatore nel settore della nautica promosso da CNA Formazione Forlì-Cesena, giunto alla sua terza edizione e di nuovo proposto considerata la grande richiesta di queste figure da parte delle aziende. Nelle edizioni precedenti si è avuto un ottimo riscontro occupazionale con circa il 90% dei partecipanti occupati, in gran parte presso le principali imprese del settore, partner del progetto e sede di stage per i ragazzi frequentanti questi percorsi.

“Non possiamo perdere altro tempo – conclude Francia – ci sono importanti progetti di sviluppo sul territorio che hanno bisogno di nuovi giovani per prendere avvio e la formazione ad ogni livello è la linfa che ci permetterà di sviluppare sempre di più il settore della nautica”.