Un tavolo di denuncia quello organizzato giovedì 10 febbraio presso la sede della Cassa Edile CEDAIIER di Forlimpopoli, in cui CNA e Confartigianato hanno preso posizione contro il blocco alla cessione dei crediti. La filiera produttiva della casa, in ripresa anche grazie al superbonus, è infatti in allarme per le nuove limitazioni all’utilizzo dell’importante sostegno. CNA Forlì-Cesena, insieme a CNA Rimini e Confartigianato Forlì, Cesena e Rimini, come sempre a fianco delle imprese, si sono impegnate in azioni congiunte per chiedere la modifica dell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, pur con il condivisibile e doveroso intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica, limita ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali.

“La richiesta che annunciamo oggi – afferma Lorenzo Zanotti, presidente di CNA Forlì-Cesena – è indirizzata a Parlamento e Governo con l’obiettivo di sbloccare la cessione dei crediti per non arrestare la crescita e il lavoro delle imprese. E’ una mobilitazione ampiamente condivisa con le nostre confederazioni nazionali, che ora si intensifica con iniziative di denuncia e sensibilizzazione in tutta Italia, a partire dai nostri territori.”

Il manifesto presentato, composto da 10 punti contenenti le ragioni per cui è necessario mettere mano al decreto, verrà diffuso ai rappresentanti delle istituzioni su tutto il territorio e ai parlamentari locali. “Sensibilizzare la parte politica sugli effetti negativi di queste misure – prosegue Zanotti – significa anche chiedere controlli efficaci contro le truffe. Da sempre, con le nostri imprenditrici ed i nostri imprenditori, sposiamo correttezza e professionalità, ma non è più accettabile essere sottoposti a continui calvari burocratici e repentine modifiche normative: il clima di incertezza e smarrimento rischia infatti di minacciare la ripresa economica.”

Le due confederazioni dell’artigianato mirano quindi ad un confronto costruttivo con il decisore politico, suggerendo soluzioni più efficaci per non bloccare il mercato. Correggere l’articolo 28 del Decreto Sostegni ter è dunque necessario per garantire stabilità al quadro normativo di riferimento, nell’interesse dei cittadini e degli operatori economici. Tutta la filiera della casa rischia di essere compromessa e non ci sono solo danni economici: è in gioco infatti anche la reputazione delle imprese, la loro liquidità ed i programmi di sviluppo. A pagarne il prezzo più alto sono gli operatori onesti e responsabili, mentre aumenta la sfiducia verso un efficace strumento per la transizione green, e ciò rischia di far rallentare pure la corsa virtuosa verso obiettivi di risparmio ed efficienza energetica.

“Ultimo motivo ma non meno importante del decalogo del Manifesto a supporto delle nostre richieste – affermano Confartigianato di Forlì, Cesena e Rimini e CNA di Forlì-Cesena e Rimini –  è scongiurare che l’accesso agli incentivi possa diventare elitario. Il blocco delle cessioni comporta infatti la rinuncia ad effettuare gli interventi da parte di quei cittadini che solo con lo sconto in fattura potevano permettersi di attuarli. E in questo modo l’accesso agli incentivi diverrà di nicchia, negando i principi di sostenibilità sociale, economica e ambientale che li ispirano”.

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