Da anni CNA si batte per una diversa gestione degli appalti pubblici che tenga in debita considerazione gli effetti della crisi economica e la necessità di distribuire maggiori risorse alle imprese del territorio per garantirne la sopravvivenza. In quest’ottica la presidenza CNA Cesena Val Savio, nella persona del suo presidente Federico Giovannetti, esprime piena soddisfazione per la bozza del Protocollo d’intesa sugli appalti pubblici presentata dall’Amministrazione di Cesena.

“Il testo sottopostoci – commenta Federico Giovannetti, presidente CNA Cesena Val Savio – accoglie e formalizza quasi tutti i suggerimenti che come Associazione da anni andiamo presentando alle Amministrazioni locali. A partire dal principio ordinatore di tutta la materia e cioè che in momenti di crisi è necessario garantire una più equa e solidale distribuzione delle risorse pubbliche”.

Anche gli altri principi cari a CNA hanno trovato accoglienza nel testo: l’applicazione del CCNL di categoria alle aziende vincitrici di bandi pubblici; abbandono del criterio del massimo ribasso come elemento determinante per l’aggiudicazione; valorizzazione della filiera cortapagamento diretto del subappaltatore; divisione in lotti funzionali quando possibile.

“Speriamo vivamente – prosegue Giovannetti – che si possa addivenire in tempi brevi all’approvazione definitiva del testo, rendendolo operativo e garantendo alle imprese locali uno strumento efficace per il loro sostentamento sul mercato attuale. Oggi a Cesena è stato accolto e formalizzato un principio che CNA sostiene da tempo e cioè che, per un risultato ottimale, non si può prescindere da un rapporto di confronto leale fra Amministrazioni locali e Associazioni categoria e che a queste ultime venga riconosciuto dall’interlocutore pubblico il ruolo di depositarie uniche delle esigenze e delle problematiche del mondo delle imprese”.

“Auspichiamo – conclude il presidente CNA Cesena Val Savio – che questo protocollo diventi elemento condiviso in tutti i Comuni dell’Unione Valle Savio. Il mondo delle imprese ha necessità che le buone prassi siano fatte proprie da tutti senza obiezioni di natura politica. In tal senso chiediamo a Cesena di farsi portatore di tale principio in seno agli organi comuni”.