I dati Infocamere-Movimprese relativi a fine anno 2020 rilevano per il territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) una flessione delle imprese femminili attive, superiore a quella regionale e diversamente dalla stabilità a livello nazionale.

La pandemia è sicuramente tra le cause di tale calo e la diminuzione tocca tutti i principali settori economici: Commercio, Alloggio e ristorazione, Agricoltura, Manifatturiero, Servizi alle imprese e alle persone; l’unica eccezione è rappresentata dalla crescita dell’Immobiliare. Positiva, comunque, la crescita delle società di capitale.

Al 31 dicembre 2020 nell’aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini ) si contano 14.955 imprese femminili attive che costituiscono il 21,2% del totale delle imprese attive (21,2% anche in regione e 22,6% a livello nazionale).

Nel confronto con il 31 dicembre 2019 si rileva una diminuzione delle imprese femminili dello 0,7%, superiore a quella dell’Emilia-Romagna (-0,5%) e diversamente dalla stabilità dell’Italia.
I principali settori economici risultano, nell’ordine:

  • Commercio (28,2% delle imprese femminili);
  • Alloggio e ristorazione (14,8%);
  • Agricoltura (12,3%);
  • Altre attività di servizi- prevalentemente servizi alle persone (12,3%);
  • Attività immobiliari (7,3%),
  • Industria Manifatturiera (6,9%);
  • Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,7%).

In termini di variazione annua, si registra un calo in tutti i principali settori, con l’eccezione dell’Immobiliare, in crescita dell’1,3%:

  • -0,4% nel Commercio;
  • -0,8% nell’Alloggio e ristorazione;
  • -2,3% nell’Agricoltura;
  • -0,8% nelle Altre attività di servizi;
  • -3,5% nel Manifatturiero;
  • -1,1% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese.

Le imprese femminili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai settori Altre attività di servizi (56,0%), Alloggio e ristorazione (29,9%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (26,6%), Commercio (25,5%) e Agricoltura (20,9%).

Riguardo alla natura giuridica la maggior parte delle imprese femminili sono imprese individuali (66,0% del totale), alle quali seguono le società di persone (17,6%) e le società di capitale (14,9%); nel confronto con l’anno precedente si evidenzia la crescita delle società di capitale (+1,8%) a cui si contrappone la diminuzione delle altre due forme.

Nei giorni scorsi, dal report dell’Istat sull’occupazione, abbiamo appreso che in Italia oltre i 2/3 dei posti di lavoro persi nel 2020 erano ricoperti da donne. Purtroppo i dati più aggiornati evidenziano che, nell’attuale scenario di crisi causato dal Covid-19, i più colpiti sono le donne e i giovani. Anche se nei nostri Territori l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese attive è sempre rilevante, gli studi evidenziano che la pandemia ha colpito le imprenditrici, che manifestano normalmente una maggior necessità di supporto economico e finanziario e che, in questa situazione, risultano “meno fiduciose” degli uomini in un rapido rientro alla situazione pre Covid – commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna.
Ciò nonostante, l’imprenditoria femminile rappresenta sempre una componente fondamentale della nostra economia. Va, infatti, sempre ricordato che una “crescita sostenibile e inclusiva”, che tutti gli Economisti auspicano, è caratterizzata anche dalle donne che fanno impresa, le quali rappresentano un potenziale, in parte ancora inespresso anche sul nostro Territorio, sul quale è necessario investire. È sempre più importante quindi riservare all’imprenditorialità femminile un’attenzione e un supporto particolari, sia attraverso un approccio culturale di più ampia visione, sia attraverso misure mirate (come incentivi e formazione per lo sviluppo delle competenze) e strumenti di conciliazione tra vita familiare e attività lavorativa.”

Le Imprese Femminili: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 31 dicembre 2020 in provincia di Forlì-Cesena si contano 7.514 imprese femminili attive che costituiscono il 20,7% del totale delle imprese attive (21,2% in regione e 22,6% a livello nazionale). Nel confronto con il 31 dicembre 2019 si rileva una diminuzione delle imprese femminili dell’1,2%, superiore alla variazione negativa dell’Emilia-Romagna (-0,5%) e diversamente dalla stabilità che caratterizza l’Italia.

I principali settori economici risultano:

  • Commercio (25,7% delle imprese femminili);
  • Agricoltura (17,4%);
  • Altre attività di servizi, prevalentemente servizi alle persone (13,6%);
  • Alloggio e ristorazione (11,5%);
  • Industria Manifatturiera (8,4%);
  • Attività immobiliari (5,6%).

Rispetto al 31/12/2019 calano le imprese femminili in tutti i principali settori, ad eccezione dell’Immobiliare, in crescita dell’1,7%:

  • -0,9% nel Commercio;
  • -2,0% nell’Agricoltura;
  • -1,7% nelle Altre attività di servizi;
  • -1,0% nell’Alloggio e ristorazione;
  • -4,0% nel Manifatturiero.

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine;

  • Altre attività di servizi (57,1%);
  • Alloggio e ristorazione (31,5%);
  • Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (24,4%);
  • Commercio (24,3%);
  • Agricoltura (20,6%).

Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (68,1% del totale), seguite dalle società di persone (16,4%) e società di capitale (13,6%); nel confronto con l’anno precedente crescono le società di capitale (+0,7%) mentre diminuiscono sia le imprese individuali (-1,0%) sia le società di persone (-3,4%).

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese femminili provinciali (52,1%) si trovano nei comuni di: Forlì (28,9%) e Cesena (23,2%); buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (9,0%), Forlimpopoli (2,9%) e Bertinoro (2,7%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 14,6%), e di Savignano sul Rubicone (4,7%), San Mauro Pascoli (2,6%), Gambettola (2,4%) e Gatteo (2,4%) (”area del Basso Rubicone”, totale, con Longiano, 13,6%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,4%) (Valle del Bidente), Bagno di Romagna (2,0%) e Mercato Saraceno (1,8%) (entrambi della Valle del Savio) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,8%) (Valle del Montone).

In sintesi, il 53,8% delle imprese femminili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 46,2% in quello di Forlì.
In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Santa Sofia (30,8%), Premilcuore (26,2%), Rocca San Casciano (24,1%), Bagno di Romagna (23,7%), Castrocaro Terme e Terra del Sole e Civitella di Romagna (22,6% per ciascuno) e Forlimpopoli (22,5%).

Elaborazioni: Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini” a cura dell’Ufficio Informazione economica

Il fascicolo completo è disponibile nel sito della Camera della Romagna, nella sezione Informazione Economica dedicata a Movimprese – Imprese femminili

Per informazioni e approfondimenti: informazioneeconomica@romagna.camcom.it