Viene riconosciuto un credito d’imposta agli esercenti per le commissioni addebitate in relazione ai pagamenti elettronici ricevuti da privati.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare dell’agevolazione gli esercenti attività di impresa, arte o professioni che nell’anno d’imposta precedente abbiano avuto ricavi e compensi non superiori a 400.000€.
Determinazione dell’agevolazione
Il credito d’imposta è pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate:
- mediante carte di credito, debito o prepagate emesse da operatori finanziari soggetti all’obbligo di comunicazione all’Anagrafe tributaria (art. 7 co. 6 del DPR 605/73) o altri mezzi di pagamento elettronici tracciabili;
- in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali dall’1° luglio 2020.
Irrilevanza fiscale dell’agevolazione
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP;
Utilizzo del credito d’imposta
Il credito d’imposta è utilizzabile:
- esclusivamente in compensazione tramite F24 (codice tributo “6916”);
- a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa.