Il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) introdotto nel 2002, è un canale di proposta per beni e servizi che ha assorbito nel tempo una fetta importante di mercato, con un incremento importante a seguito dell’emergenza Covid-19. Per questo CNA Forlì-Cesena ha fin da subito attivato uno sportello di supporto, che continua ad operare, supportando centinaia di imprese.
Di seguito le informazioni utili per comprendere come funziona lo sportello, come si è evoluta la sua importanza nel tempo e come funziona lo sportello attivato da CNA:

Cos’è il MEPA e come funziona

Introdotto dal punto di vista normativo nel 2002 ma operativo solo dal 2012, il MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione), è un mercato digitale dove le amministrazioni registrate e le imprese abilitate, possono effettuare negoziazioni dirette, veloci e trasparenti per acquisti sotto la soglia comunitaria (circa 200.000 euro), mediante ordini diretti a catalogo o tramite richiesta di offerta.

In sostanza, il MePA permette alle amministrazioni pubbliche di consultare i cataloghi delle offerte pubblicate ed emettere direttamente ordini di acquisto (ODA) ed ai fornitori abilitati di presentare i propri beni e servizi online, oltre a rispondere ad eventuali richieste di offerta (RDO), avanzate dalle P.A.

 I numeri del MEPA

Un mercato digitale, operativo da 8 anni, con 67 sportelli CNA che collocano la nostra Associazione al primo posto in Italia per aver aiutato concretamente micro e piccole imprese ad accedere in modo facilitato al mercato della pubblica amministrazione.

Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, il primo semestre 2020, fortemente condizionato dalla crisi seguita all’emergenza Covid19, da un lato conferma la distribuzione per dimensione di impresa rispetto all’utilizzo del MePA degli anni immediatamente precedenti, con il 94% di micro e piccole imprese (81% + 13%) sul totale di oltre 140.000 fornitori abilitati, dall’altro presenta una variazione percentuale negativa (-5%) del valore dell’ordinato (2,250 MLD di euro), che diventa più marcata se riferita alle transazioni complessive (-14%).

Quest’ultime variazioni negative non devono trarre in inganno, proprio alla luce della situazione di emergenza che ha caratterizzato il 2020, considerato l’andamento complessivo dell’economia del paese, che ha fatto/sta facendo registrare variazioni negative di gran lunga superiori.

Non solo, per la prerogativa stessa del MEPA, questo strumento è stato sicuramente di supporto alle imprese in un contesto di lockdown (con forte impatto amministrativo e fiscale) del paese, candidandosi a diventare uno strumento interessante, se non indispensabile, per l’attuazione degli interventi previsti dal decreto Rilancio.

Rispetto ai dati del primo semestre 2020 riferiti all’Emilia Romagna, gli attivi sono stati circa 41.100, anche qui con una prevalenza assoluta delle micro imprese (30.240), che rappresentano il 74% del totale. A queste si aggiungono 8.072 piccole imprese, con una incidenza del 20% sul totale. Gli oltre 41mila attivi hanno fatto registrare circa 246.000 transazioni, corrispondenti a un valore di 2,25 miliardi di euro. Circa il 50% ascrivibili alle micro imprese. Sul totale delle transazioni dei primi 6 mesi del 2020, il 49% sono ODA (Ordine Diretto di Acquisto), e il restante 51% RDO (Richieste di Offerta) e Trattative Dirette (TD). Uno sguardo veloce al valore medio delle transazioni degli ultimi 12 mesi ci consente di fare un confronto sul valore relativo alle diverse tipologie: 24.700 euro RDO, 9.100 euro TD e 2.700 euro RD.

Per quanto riguarda Forlì-Cesena, dove risultano 180 PO attivi nel primo semestre 2020, il valore degli acquisti delle PA nel 2020 sul MEPA è pari a 11,9 milioni di euro, con una prevalenza da fornitori locali (60,5%). La quota di mercato regionale della nostra provincia è pari al 7,8%, uguale a quella di Ravenna, superiore a quella di Rimini (4%), ma sensibilmente inferiore alla media delle province emiliane, dove prevale Bologna con una quota del 35,5%. Questo dato deve essere valutato positivamente in prospettiva, rappresentando un obiettivo concreto in una realtà territoriale dove l’emergenza covid19 ha portato molti settori a fare un grande salto in avanti nel campo digitale. Ha insegnato che cambiare si può, che chi aveva investito in digitalizzazione ha subito un contraccolpo meno forte dalla crisi sanitaria. Questo investimento (tecnologico e organizzativo) rappresenta, infatti, il modo migliore per cercare si affrontare gli eventi che rischiano di interrompere i normali flussi, non solo amministrativi (ricerca clienti/fornitori, approvvigionamenti, etc.).

Contestualmente, il valore delle vendite dei fornitori con sede nella regione è stato di circa 185 milioni di euro, di cui il 57% alle PA locali, con una quota di mercato regionale pari al 7%. Inferiore di un punto percentuale a Ravenna e Rimini, pari al 35,5% a Bologna.

Durante l’emergenza Covid-19, MEPA è stato anche lo strumento attraverso il quale le amministrazioni hanno e stanno acquisendo servizi e prodotti per la gestione del momento, dai servizi d’igienizzazione, sanificazione e pulizia, ai DPI (mascherine, camici, schermi protettivi, ecc..), aggiungendo un nuovo elemento del quale è evidente ora il peso e l’importanza

Lo sportello MEPA CNA

CNA è prima per numero di sportelli e per imprese “aiutate” ad entrare nel mercato elettronico in quanto, come afferma Marco Laghi, responsabile dello Sportello MEPA di CNA Forlì-Cesena, “l’associazione ha da subito puntato sulla capillarità territoriale ed alla vicinanza alle imprese. Il nostro Sportello MEPA permette di fornire un supporto concreto alle imprese in termini di informazione in tempo reale sulle novità ed evoluzioni della piattaforma e di formazione erogata alle aziende sulle opportunità offerte dall’E-Procurement.

Particolarmente apprezzato l’aiuto operativo, che facilita e velocizza le fasi di abilitazione e gestione del catalogo, ottimizzando i risultati tramite approfondimento dei capitolati, il supporto nella preparazione e controllo del catalogo prodotti ed il sostegno post-abilitazione per la gestione del catalogo stesso”.

Per informazioni ed approfondimenti, rivolgersi ai responsabili di Unioni e mestieri di riferimento o scrivere anche all’indirizzo: sportellomepa@cnafc.it