Una nuova ordinanza regionale del 24 luglio scorso ha ritenuto necessario prevedere una modalità univoca di misurazione della distanza di sicurezza per evitare il contagio da Covid-19.

Il metro di distanziamento va misurato con la distanza che intercorre dalle cosiddette “rime buccali” dei soggetti interessati, ovvero da bocca a bocca. Questo in ogni contesto, sia in spazi al chiuso che all’aperto e caratterizzati da posizioni fisse e prestabilite.

Inoltre, il provvedimento ridetermina il numero massimo dei partecipanti alle cerimonie religiose, dato dalle sedute utilizzabili al fine di garantire il distanziamento in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, ma in ogni caso nel limite massimo di 350 persone. Questo in omogeneità con quanto già disposto per cinema, teatri e luoghi dedicati agli spettacoli.

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