Per una volta possiamo raccontare una buona notizia: la Regione Lombardia ha messo in campo delle misure concrete per facilitare l’accesso delle imprese di minori dimensioni agli appalti pubblici. Un tema spinoso, che noi abbiamo sollevato molte volte. Un tema tra l’altro attualissimo, visto che il decreto legge “Sblocca Italia” parla di interventi per rivitalizzare l’edilizia e sbloccare opere incompiute.
In questo modo la Regione Lombardia dà attuazione ai principi dello Small Business Act, il provvedimento europeo del 2008 che punta a sostenere quel patrimonio economico, sociale e di competenze che sono le piccole imprese europee.
Un provvedimento che, a suo tempo, alcuni hanno guardato come una sorta di lista dei desideri, ma che ha trovato invece attuazione concreta. Come?
La Giunta della Regione Lombardia ha approvato, nel giugno scorso, specifiche linee guida per facilitare l’accesso alle gare pubbliche delle micro, piccole e medie imprese. La Lombardia ha deciso così di intervenire su quei fattori di criticità che ostacolano la partecipazione delle piccole imprese. Sono i tasti dolenti che spesso abbiamo denunciato: modalità di informazione, tempi, soglia di gara, frammentazione, accesso al credito, ritardo nei pagamenti. In questo modo, si punta a incrementare, sul totale complessivo, la percentuale di imprese di dimensioni minori che possano aggiudicarsi appalti pubblici.
Una cosa che noi come CNA Forlì-Cesena chiediamo da anni. Tutti ci hanno detto bravi, avete ragione. Ma poi che cosa è successo? Le belle parole non si sono tradotte in nulla di concreto.
Invece, questa notizia che ci arriva dalla Lombardia ci fa pensare alla famosa scena del film di culto “Frankenstein junior”, quella del celeberrimo “Si può fare!!”. Perché è davvero così, si può fare, ed è ora di agire senza perdere altro tempo.
Oggi le stazioni appaltanti mettono a gara tra il 45% e il 55% di lavori in meno rispetto a pochi anni fa. Una contrazione impressionante, che rischia di portare al collasso interi settori dell’economia locale.
Scegliere le imprese radicate nel territorio, inoltre, porta vantaggi a tutta la comunità. Si sa quali sono i mali degli appalti: offerte al massimo ribasso, subappalti, ritardi, mancata ultimazione dei lavori e chi più ne ha più ne metta. Affidarsi alle imprese locali dà garanzie alla stazione appaltante in termini di affidabilità delle imprese, perché chi gioca in casa ci tiene alla propria reputazione. Ma serve anche a sostenere l’economia e l’occupazione sul territorio stesso. L’emergenza di oggi.
E le nostre istituzioni locali, battono un colpo?
Franco Napolitano
direttore generale CNA Forlì-Cesena