L’abusivismo nel settore trasporto persone, con auto o bus, è in costante sviluppo, nonostante la caparbietà e l’impegno di CNA FITA – Trasporto Persone a segnalare alle autorità competenti un fenomeno che, oltre al danno erariale, tocca pure la sicurezza. È dunque necessario che l’ente locale, con gli altri soggetti preposti, sia al centro del progetto di contenimento e aggressione del fenomeno. Fondamentale diventa però la corretta informazione ai cittadini, educarli sulle peculiarità di servizi svolti da privati ma pur sempre pubblici, sui rischi derivanti dall’affidarsi a persone prive dei requisiti oggettivi e soggettivi necessari per l’attività, non ultimo quello assicurativo.

Abbiamo più volte segnalato alle autorità competenti in materia alcune situazioni macroscopiche, ma per la verità con scarsi risultati finora. Intendiamoci: non ci rallegra certo il fermo di mezzi appartenenti al volontariato, ci sono situazioni di illecito, totali o camuffate, più inquietanti. Però le cooperative sociali e le organizzazioni onlus, beneficiando di agevolazioni fiscali e del minor costo di prestazione dei servizi, senza dover dimostrare i requisiti professionali, godono di evidenti vantaggi. Come Unione nazionale delle imprese di trasporto abbiamo, sull’argomento, informato l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, e la Commissione europea DG Competizione.

Pur consapevoli della fondamentale funzione svolta dal volontariato, quello vero e serio, e dalle citate cooperative a supporto delle politiche sociali in favore del territorio, CNA Trasporto Persone si sente in dovere, di tutelare anche i passeggeri, nel rispetto dei requisiti di legge. Gli autisti professionisti devono possedere requisiti dai quali non possono esimersi, in quanto soggetti a costanti controlli. Chi ritiene di usare mezzi non propri, a pagamento, sappia queste cose, ne tragga le dovute considerazioni, in tema di sicurezza e costi e, in particolare, non si renda complice di quella deriva verso l’illegalità che si ripercuote poi sull’intera comunità.

Come CNA ci siamo spesi da tempo in questo senso, e proprio in questi mesi abbiamo investito nella campagna “Sieti sicuri?”, per contrastare il pericoloso fenomeno dei taxisti abusivi che trasportano i giovani che vanno in discoteca. La ricetta è la stessa: informazione corretta ai consumatori, sinergia fra istituzioni con la collaborazione di associazioni imprese. All’insegna della legalità e della sicurezza dei passeggeri.

 

Remo Ruffilli
Responsabile CNA FITA – Trasporto Persone Forlì-Cesena