Il legislatore, recepisce le indicazioni di CNA e, grazie alle modifiche apportate dal Testo Unico Ambientale, chiarisce le modalità gestionali dei rifiuti dei cosidetti “spurghisti”.

Grazie alle modifiche apportate dal Testo Unico Ambientale il legislatore, recependo anche le indicazioni di CNA, ha chiarito le modalità gestionali dei rifiuti provenienti dalla pulizia manutentiva delle reti fognarie e, a nostro avviso, delle attività a queste assimilabili (i cosiddetti spurghisti).

In base a queste modalità, gli spurghisti sono ora individuati come il produttore del rifiuto derivante dalla loro attività manutentiva, indifferentemente che sia svolta presso soggetti pubblici, imprese o privati cittadini.
Conseguentemente, per attività di manutenzione di reti fognarie, sul formulario d’identificazione dei rifiuti alla voce “produttore” deve essere indicato lo spurghista e NON l’utilizzatore della rete fognaria. Nello spazio destinato alle annotazioni del formulario occorre indicare i vari punti di carico e le relative quantità di rifiuti.
Si consiglia l’adozione del formulario sia nel caso di trasporto fino all’unità locale dell’impresa, sia nel caso di trasporto all’impianto di smaltimento.

Di conseguenza poiché nel formulario lo spurghista è indicato come produttore del rifiuto, se l’azienda ha un numero di dipendenti  inferiore a 10, è esonerata dalla compilazione del MUD.
In ogni caso ricordiamo che l’impresa  è tenuta ad iscriversi all’Albo Gestori Ambientali come trasportatore professionale in conto terzi (cat. 4 o 5) e, come tale, dovrà tenere il registro di carico e scarico e compilare il MUD annuale (ripristino dell’obbligo con il DPCM 20/12/2012).
Riepilogando per il MUD riteniamo che nella comunicazione debbano essere evidenziate entrambe le attività (produzione e trasporto), qualora per l’aspetto della produzione ne ricorra l’obbligo.

Per informazioni è possibile rivolgersi ai referenti Ambiente e Sicurezza degli uffici CNA presenti sul territorio