“La decisione della Commissione Europea di ritirare la proposta di Regolamento sul “made in”, mostra la lontananza dell’UE dai cittadini e dalle imprese – dichiara Luca Marco Rinfreschi, Presidente Nazionale CNA Federmoda –. La decisione era nell’aria, purtroppo”. “Questa decisione mette anch’essa in tutta evidenza la necessità di ripensare l’impianto istituzionale dell’Unione Europea. Come è possibile che la volontà della Commissione, che dal 2005 ha portato avanti questa istanza e la volontà del Parlamento Europeo che più volte si è espresso a favore, vengano disattese? – continua Rinfreschi – Questa scelta da parte dell’Europa nega ai cittadini europei il diritto di avere informazioni sulla provenienza delle merci, così come viene negato il diritto delle imprese manifatturiere europee ad avere condizioni di reciprocità e trasparenza nella partecipazione alla sfida competitiva internazionale”.
“La lobby della grande distribuzione sostenuta dai Paesi del nord Europa ha avuto il sopravvento rispetto al mondo della manifattura. Le analisi che ponevano alla base della ripresa economica il rilancio della manifattura non sono state tenute in considerazione. Ciò è grave” sottolinea l’imprenditrice Roberta Alessandri, Presidente CNA Federmoda Forlì-Cesena.
Dai vertici di CNA Federmoda si auspica dunque che la Commissione Europea riprenda in mano il dossier “made in” e riapra un confronto per la riproposizione della discussione sul Regolamento, così come si ritiene indispensabile che il Governo Italiano faccia sentire, nelle sedi opportune, tutta la forza della sua voce e il disagio profondo del nostro sistema economico.