Nella giornata di giovedì 25 ottobre u.s. il Comitato Centrale dell’Albo Autotrasportatori si è riunito ponendo all’ordine del giorno la votazione dell’aumento delle quote d’iscrizione a carico delle imprese di quasi 10 euro. Conseguentemente a questa decisione è stato anche messo ai voti il bilancio di previsione con l’incremento conseguente pari a 1.389.175 euro.
Indipendentemente dalle finalità che sono state poi addotte per motivare tale aumento la CNA-Fita, in tutte le riunioni preparatorie negli organi ristretti fino alla seduta deliberativa, ha coerentemente sostenuto l’inopportunità di tale provvedimento votando sempre contro.
Per quanto riguarda invece le motivazioni CNA-Fita ha ritenuto e continua a ritenere che sia stato un errore rendere esclusivo il pagamento solo on-line tramite il portale dell’Albo pregiudicando così le altre possibilità di pagamento fino ad ora esistenti e che semmai rendevano, con la pluralità di scelta fornita, un implicito servizio;
in più la Cna-Fita, oltre all’inopportunità dell’aumento della quota rispetto al difficile momento economico che vede le imprese continuamente costrette a sostenere il rialzo dei costi, non ha condiviso neanche la finalizzazione degli aumenti che ha portato a destinare gli incrementi di budget preventivati prevalentemente alla formazione.
CNA-Fita quindi, contrariamente a quanto discusso e deciso, ha ritenuto che non vi fosse alcun bisogno di potenziare la formazione e per questo ha espresso voto contrario anche alla previsione di bilancio.