La crisi economica ha esacerbato i fenomeni dell’illegalità e dell’abusivismo, che creano seri danni alla nostra economia. In certi settori, inoltre, questi fenomeni comportano anche gravi rischi per i consumatori finali.

Per questo CNA Benessere e Sanità Forlì-Cesena, che raggruppa oltre 650 imprese a livello provinciale, ha promosso una campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo nell’ambito del benessere che è stata presentata in una conferenza stampa e che sarà diffusa sui principali mezzi di comunicazione della provincia. Il tema è molto sentito sia nell’ambito del benessere (in particolare per quanto riguarda estetiste e acconciatori), sia in quello sanitario. Il fenomeno coinvolge a volte ex imprenditori che, non riuscendo più a stare sul mercato, ad un certo punto chiudono la propria attività, per riaprirla poi in maniera illegale. In altri casi, si tratta di pensionati o dipendenti che arrotondano le loro entrate svolgendo l’attività in nero.

“L’abusivismo è un fenomeno tipicamente italiano. È molto difficile fare delle stime, ma nel campo di acconciatura/estetica possiamo quantificarlo intorno al 30-35% del settore. Per quanto riguarda i fisioterapisti, si stima che, su 100 che lavorano in regola ci siano 200 "millantatori" che senza titoli e competenze svolgono attività riabilitativa.. Quello a cui non sempre si pensa – spiega Remo Ruffilli, responsabile di CNA Benessere e Sanità Forlì-Cesena – è che questi soggetti non solo danneggiano la collettività dal momento che non pagano nessuna tassa, ma spesso mettono a repentaglio la salute dei loro clienti. Chi lavora in regola, infatti, deve seguire normative precise ed è sottoposto a severi controlli. Immaginiamo i danni che può provocare l’utilizzo di strumenti non sterilizzati correttamente o di prodotti non a norma”.
La campagna “Vittima di un abusivo campagna di sensibilizzazione contro i danni provocati da acconciatori ed estetiste non regolari” parla chiaro. I rischi che si corrono affidandosi a soggetti senza titoli e senza professionalità, che operano in ambienti non regolari dal punto di vista igienico sanitario, non vanno sottovalutati. Dermatiti e altre malattie della pelle (micosi, funghi, allergie, macchie cutanee), causate da epilazioni non corrette, prodotti non testati e a volte scaduti. Epatite C o AIDS provocati da strumenti (ad esempio per manicure e pedicure) contaminati e non sterilizzati correttamente. Traumi muscolari e danni ai capillari causati da massaggi non professionali. Rischi da trattamenti chimici o prodotti non a norma, che possono provocare danni ai capelli e alla cute.

“Rispettare le norme che regolano il nostro settore naturalmente ha dei costi – afferma Rosanna Maroni presidente di CNA Benessere e Sanità Forlì-Cesena – ma sono costi che noi sosteniamo volentieri, perché per noi la salute e la sicurezza della clientela, come abbiamo scritto nel manifesto della campagna, vengono al primo posto. I problemi nascono quando ci troviamo a subire la concorrenza sleale di chi lavora fuori dalla legge. Noi siamo sempre stati a favore della libera concorrenza, purché essa avvenga con regole uguali per tutti e alla luce del sole”.
“Questa campagna nasce per sensibilizzare il consumatore finale – prosegue Maroni – perché è chiaro che sta a lui la scelta finale. D’altro canto non è difficile capire dove stia l’illegalità, se pensiamo che sulla piazza si trovano offerte per shampoo, taglio e piega a 13 euro, quando la media sul mercato è di 30/35 euro. Non si può pensare in questo caso che siano garantiti il rispetto della manodopera, la regolarità degli ambienti, dei prodotti e delle atterezzature”.

“Sosteniamo con convinzione questa campagna – conclude Franco Napolitano, direttore generale di CNA Forlì-Cesena – che si inserisce in un lungo filone di azioni promosse da CNA per la tutela della legalità. Un tema trasversale, che è sempre più sentito dalle nostre aziende. Basti pensare che la crisi crea un humus fertile anche nel nostro territorio per gravi fenomeni illeciti, tra cui infiltrazioni mafiose. Le imprese si trovano sempre più spesso ad affrontare situazioni solo pochi anni fa impensabili nella nostra provincia. La scelta di CNA è sempre e comunque dalla parte della legalità. E questa campagna è un modo per sostenere e tutelare le nostre imprese che, pur subendo le difficoltà della crisi, operano quotidianamente all’interno delle regole”.


Per informazioni
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Remo Ruffilli: tel. 0543 770285 – email: remo.ruffilli@cnafc.it