I continui incidenti mortali avvenuti negli ultimi anni per lavori svolti in ambienti con presenza di sostanze inquinanti o confinati hanno fatto nascere l’esigenza di intervenire con una specifica norma per la qualificazione di imprese e lavoratori autonomi che operano in questi ambienti, in attesa di una complessiva definizione del sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi previsto dal TU sicurezza (tuttora in discussione nell’ambito della Commissione consultiva permanente), comprensivo anche della "patente a punti" degli edili.
E’ stato pubblicato quindi il DPR 177/2011 che prevede norme più rigorose per le imprese, anche familiari, ed i lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, quali ad esempio cisterne, silos, pozzi, serbatoi, impianti di depurazione, cunicoli, gallerie, fogne, fosse, ecc.
Qualsiasi attività lavorativa nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati può essere svolta unicamente da imprese, anche familiari, e lavoratori autonomi qualificati che posseggano i requisiti definiti nel regolamento. Inoltre sono previste le procedure di sicurezza da attuare quando si svolgono questi lavori. Il mancato rispetto delle disposizioni del nuovo decreto determina il venir meno della qualificazione necessaria ad operare in appalto o in subappalto in questo settore.
Il regolamento è in vigore dal 23 novembre 2011.
Per ulteriori informazioni contattare i referenti del servizio ambiente sicurezza di CNA.
Sicurezza negli ambienti confinati: il punto dopo la pubblicazione del DPR