In questi giorni si sta dibattendo del ruolo di Longiano come città della bici. In effetti l’amministrazione di Longiano, a piccoli passi, sta arricchendo le occasioni cicloturistiche, sostenuta dalle splendide colline ma anche dalle imprese del territorio che si stanno mettendo “a servizio” dei cicloturisti.

Il turismo sportivo è in ascesa; lo dimostrano i numeri ed è un turismo non vincolato alla stagione, perfetto per allungare il classico e tradizionale periodo estivo, ben oltre il turismo del periodo balneare. Può essere addirittura una occasione di rilancio. Basti guardare a ciò che è accaduto con il Giro d’Italia nella Vallata del Savio ma anche quello che si sta consolidando attorno alla Nove Colli, a Cesenatico.

Un buon percorso da coltivare, quindi, ma su cui fare alcune scommesse.

“La prima scommessa – sottolinea Marco Lucchi, responsabile CNA Est Romagna – è quella di trasformare, in termini di servizi e comunicazione il territorio del Rubicone e Mare, in un luogo per i cicloturisti. In fondo è uno sport che richiede spazio, pianura e collina ed il nostro territorio sarebbe perfetto!”.

“La seconda scommessa – prosegue Lucchi – si riferisce alla creazione dei presupposti affinché il movimento cicloturistico possa rappresentare anche una occasione per valorizzare le eccellenze locali che si trovano nei “luoghi” ma anche nei prodotti e nei servizi. Insomma, bisogna creare percorsi con tappe che invitino a conoscere anche le imprese dell’artigianato e dell’enogastronomia locale”.

CNA Forlì-Cesena, proprio per agevolare la valorizzazione delle eccellenze locali ha creato il marchio collettivo Forlì-Cesena Cuore Buono d’Italia, attorno al quale raccogliere percorsi ed eccellenze produttive e nel quale si stanno riconoscendo diverse imprese in tutta la provincia, proprio allo scopo di valorizzare il nostro territorio.