Da ieri è possibile presentare le domande per il bando regionale, che ha stanziato 15 milioni per turismo commercio e cultura. Sono oltre 20 le imprese interessate che CNA Forlì-Cesena sta già supportando, grazie al suo apprezzato ufficio bandi. Imprese di vario tipo a appartenenti a tutto il territorio provinciale, numerosi tra gli altri i pubblici esercizi interessati.

Per informazioni gli interessati possono rivolgersi ai consulenti CNA: Massimo Grandi (0543-770218, massimo.grandi@cnafc.it) o Marco Laghi (0543 770108, marco.laghi@cnafc.it). Le domande potranno essere inviate fino al 28 febbraio 2017. Dato il grande interesse suscitato dal bando, si consiglia di attivarsi per tempo.

Obiettivo del bando regionale è quello di aumentare l’attrattività del territorio, una sfida nella quale CNA è attiva e impegnata su diversi progetti. Il più recente è il marchio collettivo di qualità e identificazione territoriale – Forlì-Cesena Cuore Buono d’Italia – di cui CNA si è dotata, proprio nella logica di promuovere sia il territorio, sia le imprese produttive e di servizio che concorrono a fornire una offerta completa.

Come spiega Roberto Rambaldi, presidente di CNA Turismo e Commercio: “con il marchio Forlì-Cesena Cuore Buono d’Italia vogliamo cercare di elevare le caratteristiche del territorio, rendendole sempre più riconoscibili anche ad una prima occhiata. Penso soprattutto a quei turisti, anche stranieri, che quando vedranno il simbolo del cuore sapranno con certezza di trovarsi di fronte ad un prodotto dell’eccellenza romagnola”.

Nel periodo gennaio-settembre 2016, in Emilia Romagna si è registrato un incremento negli arrivi pari all’1,8% e un aumento dell’1,7% nelle presenze, con buone performance nelle città d’arte (+2,7% negli arrivi e +7,2% nelle presenze) e nell’Appennino (rispettivamente +2% e +3,6%).

Ancora non disponiamo di dati aggiornati ma, in base alle proiezioni, per l’Ufficio studi di CNA Forlì-Cesena è verosimile prevedere un trend analogo per la provincia di Forlì-Cesena. Il 2016, con ogni probabilità, potrebbe rappresentare il secondo anno consecutivo con segno positivo: si sta, pertanto, consolidando una inversione strutturale di tendenza?

Per i risultati sembrano stimolanti, ma da valutare con la massima cautela, ricordando che nel periodo 2008-2015 la nostra provincia ha perso, nelle presenze, 16 punti percentuali, passando dalle allora 6.006.698 presenze ai 5.024.577 del 2015 e che questo dato è molto vicino a quello registrato nel 1998: in altri termini, siamo tornati ai livelli di quasi 20 anni fa.