A seguito dell’entrata in vigore del  Regolamento n. 1357/2014 e della Decisione della Commissione n. 955/2014, l’assetto normativo inerente la classificazione dei rifiuti è stato radicalmente modificato.

Le nuove disposizioni, in vigore dal  1° giugno 2015, prevedono importanti  modifiche sia relativamente alla classificazione dei rifiuti che alle relative classi di pericolosità. La procedura di classificazione avviene sempre a cura del produttore/detentore, prima che il rifiuto sia allontanato dal luogo di produzione/detenzione e, ai fini della valutazione, sarà necessario prendere in esame le schede di sicurezza delle materie prime che prendono parte al ciclo produttivo del rifiuto, oltre che il ciclo produttivo stesso.

Rimane ad ogni modo obbligatorio, oggi, nel caso di produzione di rifiuti pericolosi in senso assoluto o di rifiuti con codice a specchio, procedere con analisi mirate alla classificazione del rifiuto.
Queste nuove norme hanno determinato importanti conseguenze sulla gestione dei rifiuti, anche alla luce della responsabilità estesa del produttore, in relazione alla modalità di gestione del deposito temporaneo, e della necessità di verificare i titoli abilitativi delle imprese di trasporto, recupero e smaltimento.
Attualmente un gruppo di lavoro coordinato da CNA Nazionale (al quale CNA FORLI’ CESENA collabora) sta lavorando per produrre strumenti operativi che, se avallati dalle istituzioni competenti (Ministero /ISPRA), potranno essere utilizzati dalle Imprese per la classificazione dei rifiuti, cercando di limitare, ove possibile, il ricorso alle analisi (oggi obbligatorie); sono inoltre in fase di traduzione linee guida europee quale ulteriore strumento per la classificazione.
Per ricevere tutte le informazioni e l’assistenza necessaria per la classificazione dei rifiuti è possibile rivolgersi ai Consulenti Ambiente e Sicurezza degli uffici CNA sul Territorio.