Le microimprese sono una parte sostanziale dell’economia locale, nonostante la crisi che le ha indebolite dal punto di vista economico, perché sono state e sono uno straordinario modello di prosperità sociale. Nella definizione comunitaria la “microimpresa” può avere fino a 10 dipendenti e un fatturato massimo di 2 milioni di euro, ma le PMI in Italia (oltre il 95% delle imprese) mediamente contano solo 4 dipendenti. Perciò il nostro tessuto imprenditoriale va valorizzato e sostenuto per ciò che è e rappresenta, in quanto le persone e i lavoratori ne sono il motore.

“Accompagnare le microimprese nella conoscenza per promuoverne lo sviluppo e la competitività, è sempre stata la nostra missione primaria – afferma Roberto Nini, presidente CNA Formazione Forlì Cesena – lo facciamo cercando di rispondere alle esigenze reali che esse esprimono, fornendo formazione alle loro maestranze, perché queste sono la garanzia per lo sviluppo produttivo del territorio nei prossimi anni. La formazione sui nuovi prodotti, sui nuovi processi e nuovi mercati sono per noi strumenti scelti e condivisi con le imprese. Negli ultimi tempi – continua Nini – nonostante la crisi, registriamo una inversione di tendenza: le imprese, anche piccole e piccolissime, hanno voglia di riemergere, cercano di differenziare l’attività esplorando nuove soluzioni, in una parola ricominciano a competere. Notiamo esigenze che non erano presenti 10 anni fa: molte cercano di capire come affrontare i mercati stranieri, magari in rete con altre, oppure come integrare le nuove tecnologie informatiche nei processi produttivi, o nel modo di comunicare, di promuoversi e di commercializzare. A queste necessità possono rispondere i finanziamenti alla formazione di Fondartigianato, ente a cui possono aderire tutte le tipologie di imprese (anche di natura industriale e/o commerciale e di qualsiasi dimensione organizzativa) con la possibilità di accedere anche ad altre misure di finanziamento, basta destinare al fondo lo 0,30 % dei contributi normalmente versati all’INPS, il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”: in questo modo si ha la possibilità di accedere “gratuitamente” alla formazione dei propri dipendenti. Attualmente, fino al 5 maggio 2015, è possibile presentare progetti su un bando specifico per imprese fino ad un massimo di cinque dipendenti.”

Le aziende hanno la possibilità di scelta su aree tematiche formative che vanno dall’aggiornamento tecnico di mestiere al marketing, alla comunicazione, alle tecnologie informatiche ed ai social media; fino a tematiche trasversali quali ambiente, qualità, sicurezza, commercio estero e lingue straniere, organizzazione e produzione, amministrazione, finanza e controllo di gestione e con la possibilità di scegliere i docenti tra i propri consulenti/fornitori.

CNA Formazione Forlì-Cesena supporta le aziende che intendono presentare un piano formativo, offrendo un servizio di consulenza che va dall’analisi dei fabbisogni aziendali, con la definizione del piano formativo fino alla presentazione della richiesta di finanziamento al fondo e dall’erogazione della formazione, fino alla rendicontazione della stessa.

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