Il momento fatidico è arrivato. Debutta la dichiarazione dei redditi precompilata che consentirà a pensionati e dipendenti di ricevere direttamente dall’Agenzia delle Entrate il modello 730 già ‘completo’ dei propri dati reddituali. Nelle intenzioni del governo l’idea è quella di semplificare la vita ai cittadini e, come succede ad esempio in Francia, rendere semplice il pagamento delle tasse. Il passaggio da un sistema all’altro, tuttavia, non è così semplice e almeno per quest’anno il cambiamento potrebbe creare qualche problema.

Intanto il 730 precompilato non arriva a casa ma va ‘scaricato’ dal sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 15 aprile. Per scaricare il documento, però, non è sufficiente avere un computer e collegarsi al sito dell’Agenzia stessa ma serve un Pin, chiamato ‘Pin fisconline’. La procedura  per ottenerlo, tuttavia, non è così immediata. E’ necessario farne richiesta o  sul sito dell’Agenzia delle entrate, o telefonicamente o presso le sue sedi territoriali.  Quindi se ne riceverà una prima parte  subito per poi aspettare il resto spedito a casa entro 15 giorni. Per chi possiede già un Pin Inps dispositivo (come i pensionati che lo usano per scaricare il cosiddetto CUD che da quest’anno si chiama CU, certificazione unica) è previsto un accesso all’Agenzia delle Entrare anche tramite il sito dell’Inps.

"E allora il consiglio, per tutti, – spiega Fabio Bianchi, responsabile CNA Cittadini –  è quello di recarsi presso un CAF in grado di fornire assistenza qualificata. Nel modello precompilato, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha utilizzato le informazioni disponibili dell’Anagrafe tributaria, banche e assicurazioni, l’Inps e datori di lavoro".

Insomma sulla dichiarazione precompilata ci saranno i propri redditi, gli sgravi per i mutui e poco altro come per esempio i rimborsi per le ristrutturazioni edilizie. Se si vogliono inserire le spese mediche o altri sgravi a cui si ha diritto bisogna modificare la dichiarazione stessa e solo dopo inviarla correttamente.

I CAF CNA sono a disposizione per assistere i contribuenti in questo passaggio non così semplice – conclude Bianchi –  Delegando i CAF saranno loro a ricevere eventuali richieste di pagamento e ad assumersi anche la responsabilità, come prevede la nuova legge, di eventuali errori. Soprattutto chi non sa come muoversi tra procedure online e normative fiscali il consiglio è di recarsi presso i nostri uffici”.

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