Aprire un’osteria in piena emergenza coronavirus? Si può fare. Accade a Forlimpopoli, dove nonostante le saracinesche di ristoranti e locali restino abbassate nel pieno rispetto delle direttive governative, c’è chi ha deciso di non rinunciare al proprio progetto imprenditoriale, avviando l’attività il 1° aprile.

Non lasciatevi ingannare dalla data: non è un Pesce d’aprile, ma la scelta controcorrente di due imprenditrici romagnole determinate e appassionate, Federica Flamigni e la zia Patrizia. In un palazzo storico di Piazza Garibaldi, solitamente affollata ma in questi giorni deserta, ha iniziato la sua attività “Flambeh Bottega e Cucina”. Nessun taglio del nastro o brindisi inaugurale con amici e conoscenti, nessuna foto ricordo da appendere in bacheca. La vetrina è ancora da allestire, i lampadari e il bancone devono essere ultimati dagli artigiani costretti a rimanere a casa per le limitazioni disposte dal Governo. Ma in cucina, dove tutto era già pronto e funzionante da qualche settimana, Federica e Patrizia stanno cucinando tagliatelle al ragù, seppie con piselli e una gustosa grigliata. “Sono alcuni piatti che fanno parte del nostro menù tutto rigorosamente romagnolo, dagli antipasti ai dolci” spiega Federica. “Immaginavamo un’apertura diversa, con tanta gente a condividere con noi un momento importante, ma le circostanze ci hanno imposto di cambiare i programmi”.

Una scelta oculata – Cambiarli, ma non annullarli. La scelta di avviare l’attività con la consegna a domicilio è una sfida nella sfida per chi aveva progettato di fare servizio al tavolo e d’asporto, ma è arrivata al termine di un’attenta valutazione. “Abbiamo considerato i pro e i contro dal punto di vista sanitario ed economico – sottolinea Federica – Una volta che abbiamo avuto la certezza di poter operare in cucina attraverso linee di preparazione protette e isolate, di poter contare su un approvvigionamento sicuro delle materie prime e di riuscire a effettuare la consegna a domicilio nel pieno rispetto delle normative abbiamo deciso di partire, pubblicando il menù sulla nostra pagina Facebook. Sappiamo che non era una scelta scontata, ma da buone romagnole non ci siamo date per vinte e abbiamo deciso di dare inizio al sogno per cui stavamo lavorando da tempo. Siamo anche consapevoli che il primo giudizio dei clienti arriverà su piatti serviti in modo diverso da quanto avevamo pensato e che non potremo far sentire loro quell’atmosfera familiare che fa parte di noi e del nostro locale, ma questi ostacoli aggiuntivi sono diventati uno stimolo a impegnarci ancora di più”.

La proposta del locale – Come sarà Flambeh una volta che potremo varcarne la porta? Federica e Patrizia lo hanno progettato come una tipica osteria romagnola, dove potersi ritrovare un po’ a tutte le ore per gustare qualcosa di buono e respirare un’atmosfera di casa. Venticinque i posti a sedere all’interno, un’altra quindicina quelli disponibili all’aperto. Ci potranno andare il lavoratore in pausa pranzo e la signora in giro per il mercato alle 11 del mattino per portare a casa un piatto di lasagne, la coppia di fidanzati in cerca di una cenetta intima e il piccolo gruppo di amici desiderosi di condividere la cucina tradizionale e magari qualche bottiglia di buon vino romagnolo. Trippa, pasta e fagioli, maccheroncini alle canocchie e sarde scottadito saranno alcune delle proposte della casa, piatti che hanno una lunga tradizione nella storia delle due titolari. “Io e mia zia – racconta Federica – veniamo da anni di catering e servizio come chef a domicilio, ma ancor prima da una storia familiare dove il far da mangiare per tante persone è sempre stato un’attività quotidiana. Nella casa dove abitavo da bambina, in campagna, non avevamo il campanello. Verso mezzogiorno ci facevano visita spesso diverse persone, appena le vedevamo arrivare da lontano mettevamo a bollire la pentola dell’acqua. Tutte le zie proponevano le loro ricette, molte delle quali sono oggi nel menù della nostra osteria. Negli ultimi anni ho approfondito le tecniche di cucina e nel 2015 mi sono diplomata all’Istituto Alberghiero di Forlimpopoli”.

Una partenza con il botto – Al pronti e via la prima giornata di lavoro ha visto la consegna di oltre venti pasti a domicilio. “Sono entrata in bottega alle 8, alle 8.30 è squillato il telefono” racconta Federica. “Pensavo a uno scherzo, invece non abbiamo fatto altro che cucinare e consegnare piatti per tutto il giorno. Un avvio di attività davvero molto intenso, che ci incoraggia per le prossime settimane in attesa di poter accogliere all’interno del nostro locale le persone che vorranno venire a provare la nostra cucina”.

 

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