Anche quest’anno, la Fiera di Santa Lucia a Savignano ha acceso i riflettori sull’arte millenaria della forgiatura grazie alla presenza del gruppo “Fabbri nell’Anima”. Un’attesa tradizione che trasforma Piazza Faberi in un palcoscenico dove oltre venti abili artigiani provenienti da tutta Italia e Europa esibiscono la loro maestria. La fiera rappresenta il connubio tra tradizione e creatività. Il cuore dell’evento è l’opera d’arte che ha preso forma durante le tre giornate di fiera: una goccia in acciaio, simbolo tangibile della generosità dei donatori di sangue. Quest’anno, l’opera è stata consegnata all’Avis di Savignano sul Rubicone, consolidando il legame profondo tra l’arte dei fabbri e l’essenza solidale della comunità.
Parallelamente alla fiera, Piazza Borghesi è stata la cornice di una mostra eccezionale di opere in ferro battuto, creazioni di molti fabbri del gruppo e non solo. L’esposizione è stata una fusione impeccabile di maestria artigiana e valore artistico, offrendo ai visitatori un’esperienza visiva unica che ha catapultato indietro nel tempo.
“Come CNA, abbiamo sempre sostenuto questa iniziativa – afferma Laura Navacchia, responsabile di CNA Area Est Romagna – non solo perché riteniamo che sia in grado di mostrare il valore del sapere artigiano, ma anche perché nel territorio del Rubicone esiste una vera e propria filiera della carpenteria metallica e CNA, proprio quest’anno, ha accompagnato gli studenti dell’istituto Marie Curie a visitare le nostre aziende locali, per promuovere il coinvolgimento delle nuove generazioni anche in competenze più tradizionali”.
“I Fabbri nell’Anima – prosegue Davide Caprili, ideatore e coordinatore del progetto, nonché presidente di CNA Area Est Romagna – sono nati per passione, ma ora sono anche qualcosa in più. Sono la sintesi di come si possa essere orgogliosamente artigiani, facendo il proprio mestiere con passione e valorizzando un’attività che caratterizza storia, cultura ed imprenditoria del nostro territorio”.
Nell’edizione precedente, l’opera d’arte realizzata durante la fiera, è stata acquistata da Giuseppe Zanotti, fondatore dell’azienda leader nel settore della calzatura. I fondi raccolti sono stati destinati all’Istituto Merlara di Savignano sul Rubicone, evidenziando l’impegno sociale e la connessione tra l’arte dei fabbri e la filantropia nel corso degli anni.