La creatività è contagiosa, trasmettila
disse un giorno Albert Einstein

Ai tempi del Covid-19, dove la parola contagio evoca scenari apocalittici e richiama limitazioni a libertà e abitudini consolidate, coltivare associazioni alternative può aiutare ad allargare la mente e a riscoprire la bellezza attorno a noi. Soprattutto quando nascono progetti come Sartorius, che attorno ai capisaldi dell’artigianalità e della creatività ha dato vita a un microcosmo unico nel suo genere, capace di far incontrare persone, fantasie, sensibilità e manualità diverse in modo coinvolgente e fuori dagli schemi.

Siamo a Cesena, precisamente in via Quinto Bucci 170, dove lunedì 18 maggio ha aperto i battenti un handmade market di 120 metri quadrati: due piani di creatività tra filati, accessori, abbigliamento e prodotti fatti a mano in cui sono ospitate le opere di tredici creatori provenienti da tutta l’Emilia Romagna, selezionati per offrire al pubblico il meglio dell’artigianato made in Italy. A raccontarci com’è nato l’intero progetto, che ha visto la luce al termine di un anno di attenta pianificazione, è Monia Montanari, una delle tre menti ideatrici. “E’ una realtà fuori dal comune – spiega Monia – nata grazie all’incontro con altre due donne intraprendenti e disposte a mettersi in gioco. I primi passi partono dall’associazione creativa di promozione sociale “Mani incantate” con cui abbiamo fatto per cinque anni corsi creativi di vario genere. Insieme a quelle che oggi sono le mie socie, Fabien Lombardi e Monica Magnani, la prima stilista e insegnante ai corsi di cucito in associazione e la seconda esperta di vendita di abbigliamento, abbiamo unito le nostre idee e dato vita a qualcosa di pazzo e coraggioso in cui ci supportano anche altre due dipendenti”.

Il taglio del nastro, alla presenza del Sindaco di Cesena, è arrivato un paio di mesi più tardi rispetto al previsto a causa del lockdown, ma all’apertura delle porte la gente non ha aspettato a presentarsi incuriosita dal tam tam che ha preceduto l’inizio attività e dall’originalità dell’esperienza garantita. Da un lato Sartorius propone in vendita tessuti, articoli da merceria, abbigliamento, borse e altri accessori. Dall’altro ospita tanti talenti creativi che hanno trovato in questo nuovo spazio suggestivo una vera e propria seconda casa. All’interno si trovano anche due negozi, Pincopallana (vendita filati e articoli per uncinetto) e Mani in festa (oggettistica fai da te), oltre a una scuola di arte moda per imparare a sviluppare i cartamodelli dalla A alla Z per la realizzazione di un abito che avvierà la propria attività didattica non appena le normative di sicurezza per l’emergenza Covid19 lo consentiranno. “Abbiamo rimesso a nuovo un locale davvero molto grande facendo un investimento importante e trasformandolo in una sorta di villaggio etnico dove ogni dettaglio è stato realizzato con grande cura. Su questo fronte una collaborazione davvero preziosa è quella attivata con Righi per cucire, proprietaria dell’immobile e che già aveva ospitato negli ultimi due anni i nostri corsi di cucito mettendo a disposizione le macchine necessarie” racconta Monia.

“Già dopo la crisi iniziata nel 2008 avevamo osservato una grande riscoperta del fai da te: tante persone, soprattutto donne, si erano dovute reinventare un lavoro e hanno trovato nella manualità una via creativa anche per superare situazioni depressive e lutti. Così “Mani incantate”, nata come associazione, ha potuto sviluppare a poco a poco anche una vocazione commerciale che oggi può esprimersi. La collaborazione e il confronto con più persone per attuare questo passaggio è stata fondamentale”. Non appena la situazione lo permetterà all’interno di Sartorius si terranno anche corsi di cucito a macchina, uncinetto, decorazioni e non solo all’interno di sale attrezzate dedicate. “I corsi sul fai da te – sottolinea Monia – hanno permesso a tante persone di costruirsi nuove opportunità e di reimpiegare il tempo libero facendo cose utili e stimolanti. Le donne sono più numerose, ma non sono le sole: ad esempio in passato abbiamo avuto elettrotecnici che hanno imparato a cucire la pelle per fare rivestimenti interni o altri uomini che hanno voluto dedicarsi a hobby molto lontani dalle loro tradizionali occupazioni”.

Dopo oltre settanta giorni di lockdown le persone hanno voglia di riscoprire la bellezza e di lasciarsi ispirare da pezzi unici creati in modo artigianale. “E’ un bisogno innato in ciascuno di noi – afferma Monia – e che in questi periodi si evidenzia ancor di più. Appena abbiamo aperto abbiamo avuto tante visite, fortunatamente ci siamo attrezzate per tempo per garantire la massima sicurezza e gli ampi spazi a disposizione aiutano molto anche su questo fronte”. Con l’esperienza del lockdown Sartorius si è attrezzato anche per offrire la vendita a domicilio e prossimamente sarà attivato anche un e-commerce. Nel frattempo l’invito è andare a scoprire i pezzi unici di ciascuno artigiano seguendo i propri gusti o cogliendo l’occasione per reinventare con creatività il proprio look.

Sartorius è aperto il lunedì dalle 15.30 alle 19.30 e dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.

Si trova in via Quinto Bucci 170 a Cesena. Per informazioni visita il sito web