Le misure della Regione: innovazione, sicurezza sanitaria, sostenibilità ambientale la ricetta per fare uscire dalla crisi un settore che pesa il 14% del Pil regionale. Dalla Regione 2 milioni per sanificare le strutture ricettive, un piano di comunicazione, ma anche il rilancio degli investimenti.

È sicuramente uno dei settori più colpiti dall’emergenza coronavirus. Ma il turismo emiliano-romagnolo non si arrende e rilancia. Innovazione, sicurezza sanitaria, salubrità e sostenibilità ambientale le parole chiave. Insieme a uno sforzo collettivo per affrontare la crisi che veda istituzioni, imprese, sistema del credito impegnati verso il medesimo obiettivo.

Secondo i dati di uno studio commissionato dalla Regione all’Osservatorio turistico di Unioncamere, l’impatto di Covid-19 sull’industria turistica emiliano-romagnola nel periodo marzo-agosto può essere calcolato in una perdita di 19,2 milioni di presenze (-42%) e in una riduzione del giro d’affari di 1.180 milioni di euro nella migliore delle ipotesi. Numeri che potrebbero salire a 28 milioni di presenze in meno (-62%) e una perdita di 1.800 milioni di euro in quello peggiore.

Nel settore della ricettività, il danno è stimato in una riduzione dei ricavi per le aziende alberghiere del 55%, pari a 1 miliardo di euro di minori entrate, e del 42% per la ristorazione, equivalente a 3,8 miliardi.

Ma quale potrà essere il turismo del futuro? La domanda turistica cambierà, il moderno viaggiatore avrà nuove esigenze e valuterà le offerte sulla base di nuovi criteri: qualità e sostenibilità ambientale, affidabilità delle strutture in termini di salubrità, sicurezza sanitaria, dimensione degli spazi, servizi.

Sono allo studio servizi innovativi, in grado di garantire salubrità, sicurezza sanitaria, sostenibilità ambientale. Alcuni esempi? L’introduzione di figure come lo steward di spiaggia, non un poliziotto che sanziona, ma una figura rassicurante con il compito di controllare il rispetto delle regole e dare consigli ai clienti. Oppure il servizio di pasti direttamente sotto l’ombrellone e magari nella stanza o nel balcone dell’hotel.

Tra i provvedimenti già adottati dalle Regione quello che stanzia 2 milioni di euro per sanificare e dotare alberghi e campeggi di moderni ed efficienti sistemi di igienizzazione e un forte piano di comunicazione, che verrà lanciato non appena ce ne saranno le condizioni, in particolare si saprà quando le persone potranno muoversi. Ma non solo. “Rilanceremo gli investimenti pubblici e la riqualificazione delle strutture private per dotarle del sostegno necessario ad affrontare la nuova fase del mercato” – sottolinea l’assessore Corsini.

Tra le misure a sostegno del settore anche l’introduzione dei buoni vacanza validi per un anno per il sostegno alla domanda interna e alle imprese del ricettivo, gli ammortizzatori sociali per i lavoratori stagionali, l’ulteriore liquidità alle aziende, la sospensione di tutte le scadenze fiscali e tributarie per un congruo periodo. E ancora: credito d’imposta per chi ha affitti d’azienda, sostegno agli investimenti e all’innovazione di prodotto, un grande piano di marketing e comunicazione internazionale. E quanto prima la possibilità per gli imprenditori di avviare i cantieri e realizzare i lavori necessari per la riapertura.

Nell’immediato però occorre affrontare alcune questioni urgenti. Prima tra tutte quella della liquidità di cui le imprese hanno bisogno subito.  Da qui l’appello della Regione alle banche del territorio emiliano-romagnolo affinché venga consentito alle imprese di ottenere la liquidità necessaria per sopravvivere, senza aggravi burocratici.