Un altro tassello verso la fusione dei Comuni di Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli si è compiuto. Nei giorni scorsi il Consiglio provinciale ha deliberato favorevolmente nei confronti della proposta avanzata dai due enti locali. Prosegue dunque il cammino verso la nascita dell’organismo che dovrebbe amministrare i due Comuni più grandi dell’area del Rubicone. Il commento di Piergiorgio Matassoni, responsabile CNA Est Romagna.

Una decisione che le imprese aspettano da anni. Come al solito, la politica è lenta nel dare risposte concrete ai bisogni della società civile. Chi investe sul nostro territorio, producendo ricchezza e lavoro, ha bisogno che il territorio stesso sia in grado di esprime alcuni valori: una controparte amministrativa forte e rappresentativa sul piano politico regionale e nazionale, un complesso di risorse economiche che siano allo stesso tempo sprone e sostegno per il mondo dell’imprenditoria, una struttura normativa locale omogenea e semplificata. Attualmente tutto ciò manca, e solo attraverso la fusione degli organi amministrativi possiamo sperare di fornirlo in tempi brevi.

Spiace registrare come, anche in occasioni come queste, quando dovrebbe essere chiaro a tutti dove si collochi l’interesse  della collettività, il mondo della politica non sappia prendere posizioni unanimi. Al contrario riesca, ancora una volta, a frazionarsi in posizioni diverse, frutto di antagonismi e di tatticismi che con il concetto di tutela e rappresentanza del territorio non hanno nulla a che fare. Solo chi non si mescola fra la gente e non analizza in maniera imparziale i problemi di cittadini e imprese può prendere posizioni in contrasto con la decisione di procedere verso la fusione dei due Comuni. Le imprese, in tempi come quelli attuali, hanno bisogno di una politica che sia espressione di menti aperte che sappiano prendere posizioni coraggiose. Chi lotta tutti i giorni sui mercati, rischiando del suo per contribuire al mantenimento del nostro sistema di convivenza sociale, non può permettersi il lusso di tollerare alchimie politiche. Non è più questione di destra o sinistra. Abbiamo bisogno che chi ha il dovere di rappresentare i cittadini sia, nei fatti e nei comportamenti, reale espressione dei voleri  degli interessi di questi.

Ci auguriamo quindi che il processo della fusione dei Comuni di Savignano e San Mauro possa essere la prima espressione concreta di questo modo nuovo di interpretare il ruolo di rappresentanza. In un contesto storico dove trionfa l’antipolitica noi crediamo invece che il sistema della rappresentanza sia un elemento indispensabile per una società realmente democratica. È giunto il tempo che chi fa politica sia conscio dell’importanza del ruolo che viene chiamato a svolgere e di come tale ruolo richieda che l’interesse dei cittadini rappresentati sia, sempre e comunque, la linea che deve guidare la sua azione, al di fuori e dal di sopra di tatticismi e schemi di parte.