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Whistleblowing: nuovi adempimenti per i datori di lavoro

Il Decreto legislativo n. 24 del 10/03/23 è entrato in vigore il 30 Marzo 2023 dettando disposizioni volte a introdurre novità a tutela dei cosiddetti whistleblowers , ossia quei soggetti che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione Europea (direttiva Whistleblowing). Violazioni di cui siano venuti a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato.

Due sono le scadenze da tenere in considerazione:

La normativa si applica anche alle aziende che hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, indipendentemente dalla natura delle loro attività.

Infine sono interessate anche le aziende appartenenti ai seguenti settori (indipendentemente dal numero di lavoratori):

Le aziende coinvolte dal decreto dovranno pertanto, entro le scadenze prestabilite, adottare un sistema di whistleblowing, ossia istituire un canale di segnalazione attraverso il quale il segnalante (chi viene a conoscenza della violazione) possa denunciare la condotta illecita. Le aziende dovranno inoltre individuare un soggetto preposto alla ricezione della segnalazione e alla gestione dell’iter della stessa.

La mancata istituzione di un sistema di whistleblowing comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000€.

Per informazioni è possibile contattare il Servizio Privacy CNA: 0543 770299 – privacy.provinciale@cnafc.it 

 

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