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Entra in vigore il nuovo DPCM 3 dicembre 2020

Da oggi, 4 dicembre 2020, entra in vigore il DPCM 3 dicembre 2020 che sostituisce quello precedente, in vigore fino a ieri.

Il nuovo decreto, con effetto sino al 15 gennaio 2021, coprirà, pertanto, tutto il periodo delle festività.

Ecco, in sintesi, ciò che in base agli ultimi provvedimenti governativi si potrà fare e, non si potrà fare fino al 15 gennaio: 

Spostamenti e riunioni familiari

Gli spostamenti sono fortemente limitati. Infatti il DPCM riprende il contenuto del Decreto Legge emanato il giorno prima, e stabilisce che:

Attività commerciali e ristorazione

Mentre per le attività commerciali si registra qualche piccola concessione, nulla cambia per gli esercizi di ristorazione. Sarà però possibile andare a pranzo fuori a Natale, a S. Stefano, a Capodanno e il giorno dell’Epifania.
In particolare, viene previsto che:

Impianti sciistici

Gli impianti di risalita restano chiusi per il rischio assembramenti. Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio.

Biblioteche

Se rimangono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, si prevede un’eccezione per le biblioteche dove i servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica.

Istruzione e formazione

Per le scuole restano in vigore le attuali regole con la didattica in aula per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione, mentre per l’istruzione secondaria, a decorrere dal 7 gennaio 2021, deve essere garantita didattica in presenza al 75% della popolazione studentesca.

Zone arancioni e rosse

Vengono confermate le attuali ulteriori limitazioni per le Regioni che sono classificate a rischio arancione e rosso. Cambiano, invece, le regole per la permanenza in una classe di rischio piuttosto che in un’altra.
È previsto che il Ministero della Salute debba, ogni settimana, verificare il permanere dei presupposti per la classificazione nella fascia di rischio e provvedere con ordinanza all’aggiornamento dell’elenco delle Regioni che si collocano in uno scenario rosso o arancione.

Si resta in attesa di avere aggiornamenti in merito al colore della nostra Regione.

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