Lo scorso mese, la città di Forlì ha ospitato un evento speciale dedicato alla scoperta delle delizie dolciarie dell’epoca di Caterina Sforza, un’occasione unica per immergersi nelle atmosfere rinascimentali attraverso i sapori e le tecniche di cucina di allora. L’iniziativa dal titolo suggestivo “Archeologia in dialogo” si è inserita nel contesto della presentazione del recente libro “I dolci al tempo di Caterina Sforza”, scritto da Cecilia Milantoni e pubblicato da Il Ponte Vecchio.

Il volume rappresenta un vero e proprio tuffo nel passato, offrendo un affascinante viaggio tra ricette antiche, ingredienti di tendenza e tecniche di cottura utilizzate dai grandi chef del Rinascimento. Attraverso le pagine del libro, i lettori possono scoprire come preparare dolci che, seppur lontani nel tempo, conservano ancora oggi un fascino irresistibile.

L’evento organizzato a Forlì ha avuto come cuore la riproduzione di alcune di queste ricette tradizionali, realizzate con cura e autenticità dal maestro pasticcere Davide Baccini della Pasticceria La Pieve di Forlì. Durante l’iniziativa, il pubblico ha potuto assaggiare dolci autentici, preparati seguendo fedelmente le tecniche e gli ingredienti dell’epoca, offrendo così un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente.

L’evento ha rappresentato non solo un momento di degustazione, ma anche un’occasione per riscoprire le radici storiche della pasticceria italiana e per avvicinare le nuove generazioni alle tradizioni culinarie del passato. La passione di Baccini e la ricchezza delle ricette di Milantoni hanno fatto da ponte tra secoli di storia gastronomica, rendendo questa iniziativa un successo e un esempio di come cultura e tradizione possano incontrarsi attraverso il cibo.

“Eventi come questo sono un’importante vetrina che permette di raccontare la passione, la dedizione e l’impegno di tutti coloro che operano nel settore della pasticceria – spiega Davide Baccini, presidente CNA Dolciari e Panificatori di Forlì-Cesena – Questo settore si è rinnovato nel tempo, sapendo intercettare nuove tendenze e gusti, promuovendo filiere brevi e sostenibili. La pasticceria è anche un modo per narrare storie presenti e passate, un patrimonio di tradizioni che si tramanda di generazione in generazione. Non è un caso che abbia deciso di partecipare a questo evento, perché credo fermamente che il nostro lavoro sia come un libro di storia: capace di raccontare, attraverso sapori e profumi, i periodi più significativi del passato e il nostro ruolo nel preservare e celebrare questa cultura”

In conclusione, questa iniziativa a Forlì ha rafforzato l’importanza di preservare e valorizzare le tradizioni dolciarie, portando alla luce un patrimonio di sapori che attraversa i secoli e che ancora oggi può deliziare il palato di tutti. Un modo dolce e affascinante per riscoprire il passato e celebrare le eccellenze della nostra storia culinaria.