Come anticipato nelle scorse settimane, nella seduta del 9 dicembre 2024, il Consiglio dei ministri ha previsto l’ulteriore proroga dell’attuale regime IVA adottato dagli enti associativi, per tutto il 2025.
Rinviata quindi l’entrata in vigore del nuovo regime prevedeva l’attrazione di alcune attività esercitate dalle associazioni, oggi fuori campo iva, al regime di esenzione iva, con conseguente apertura di Partita Iva e relativi adempimenti collegati, quali fatturazione, liquidazione IVA e dichiarazione annuale.
La decisione presa dal Governo va incontro alle sollecitazioni e alle richieste di proroga manifestate a più riprese dal mondo non profit, tra cui CNA.
Vale la pena ricordare che l’adozione del nuovo regime IVA per gli enti associativi è in discussione oramai da molti anni, a causa della necessità di adeguare la normativa italiana a quella europea, trattandosi di un’imposta armonizzata a livello comunitario. È tuttavia opportuno che l’entrata in vigore di nuove norme in ambito IVA siano strettamente coordinate con l’introduzione dei nuovi regimi fiscali previsti per gli Enti del Terzo Settore e per le Associazioni Sportive, in attesa di un parere dell’UE.
CNA continuerà a monitorare attentamente l’evolversi della normativa e a segnalare le novità qualora ritenute di interesse e di effettiva implementazione.