Mentre le difficoltà legate al ricambio generazionale continuano a essere uno dei principali ostacoli da superare per garantire la continuità delle imprese e contrastare la perdita di competenze e lavoro nei territori, una testimonianza incoraggiante su questo fronte arriva da San Mauro Pascoli. Al termine di un percorso durato nove mesi, lo scorso 12 settembre si è concretizzata la cessione d’azienda di Equipe Dolores, attività del settore beauty fondata nel 1976 da Dolores Barbieri e diventata oggi Be Happy Parrucchieri di Rovena Bezati. Capacità di accoglienza, amore per la professione e fiducia nelle giovani generazioni sono alcuni ingredienti di una storia in cui protagoniste sono due donne diverse per provenienza ed esperienze, capaci di condividere un tratto importante del loro percorso professionale e i valori che ne sono alla base.

Quando a soli ventun anni Dolores Barbieri avvia un piccolo negozio di quarantacinque metri quadrati a San Mauro, in un’epoca in cui le licenze sono contingentate e concesse in base a una serie di parametri precisi, ha alle spalle gli studi fatti a scuola e all’accademia e un apprendistato maturato in alcuni saloni. “L’attività è cresciuta molto velocemente – ricorda– tanto che in un paio d’anni ho preso un altro negozio accanto con un’altra équipe. A cavallo con gli anni Ottanta ho avviato una seconda sede facendo entrare come socie alcune ex dipendenti e aprendo una seconda attività tuttora esistente a Savignano. Poi ho deciso di fare un centro più completo di centoquaranta metri quadrati in via Guidi, dov’è oggi la sede attuale, per offrire tutti i servizi legati alla cura del capello, del viso e del corpo”.

La curiosità e la spiccata propensione a mettersi in gioco porta Dolores a diversi cambiamenti durante il suo iter professionale fino a quello di circa sette anni fa, quando decide di riadattare la propria attività a una dimensione più intima e corrispondente al suo sentire. La stessa attività rilevata a settembre da Rovena.

“Rovena è arrivata in Italia quindici anni fa – racconta Dolores – con un curriculum di estetista e parrucchiera. Aveva vent’anni e ho avuto modo di coinvolgerla nella mia attività in ambedue i percorsi. Mentre ha messo su famiglia e ha avuto due figli, abbiamo condiviso il suo percorso di crescita lavorativa. Lei si è affidata alla mia esperienza e ai miei consigli, io ho potuto apprezzare una voglia di fare e una grinta non comuni in ragazze della sua età, oltre a una capacità di restare con i piedi per terra e un carattere solare. Se ho deciso a settant’anni di trasmetterle la conduzione di quella che è stata una parte così importante della mia vita, è perché ho fiducia nell’abilità, nell’apertura alle novità e nella disponibilità a imparare che ha dimostrato”.

Il nome scelto da Rovena per la sua attività è significativo del suo approccio alla professione. “In un salone si deve respirare sempre un’atmosfera felice” afferma Dolores. “Tra i tanti problemi che ci sono ogni giorno, quando le persone decidono di occuparsi di sé devono poterlo fare in un clima sereno. Per questo, oltre alla cura del capello, si cerca sempre di far sentire ciascuno a proprio agio, accogliendo al meglio i suoi desideri di bellezza e benessere”.

La cessione dell’attività non corrisponde a un buen ritiro per Dolores, che fino a dicembre affiancherà operativamente Rovena all’interno del salone e, anche successivamente, resterà a sua disposizione per supportarla nella gestione burocratica e nelle scelte operative. In punta di piedi e alla giusta distanza, conoscendo bene il valore di un aiuto intelligente per chi si trova per la prima volta al timone di un’impresa e con lo stesso spirito con cui da anni è impegnata a trasmettere i valori della propria professione.

“Da tempo faccio parte del Gruppo 505, un’associazione che riunisce dodici saloni e vuole trasmettere ai giovani il bagaglio culturale accumulato nel tempo” racconta Dolores. “Lo facciamo non tanto con corsi tecnici ma attraverso iniziative e percorsi culturali. Di recente abbiamo consegnato alla giornalista Tiziana Ferrario, volto noto del TG1, il premio “505 la Donna dell’anno”, che ogni anno celebra donne che si distinguono nel loro lavoro e nella vita professionale e sociale dimostrando una sensibilità particolare. La voglia di realizzarsi attraverso il lavoro, di esprimere la propria opinione con cognizione di causa e di testimoniare il proprio percorso sono valori in cui credo molto e che ho ritrovato anche in Rovena. Ad esempio, sono stata sempre presente ai laboratori in piazza organizzati da CNA in occasione della Fiera di San Crispino a San Mauro Pascoli e sono contenta della scelta di Rovena di continuare a esserci per incontrare tanti giovani e soddisfare le loro curiosità riguardanti la nostra professione”.