Nuova pianificazione urbana attraverso il futuro PUG (Piano Urbanistico Generale) di Forlì e sicurezza, sono questi i temi sui quali si sono confrontati la presidenza di CNA Forlì città e l’assessore Luca Bartolini. L’incontro, tenutosi presso la sede provinciale di CNA, ha visto un confronto costruttivo tra le parti, partendo dalle proposte avanzate dall’associazione.
In merito alla futura definizione del PUG, CNA è stata tra le prime a muoversi in modo concreto, presentando, fin da aprile 2023, un documento frutto della collaborazione con le imprese associate per porre alcuni capisaldi, ritenuti fondamentali, e che ruotano attorno ad un principio: Forlì è la città delle piccole e medie imprese.
“Come abbiamo sottolineato fin dall’inizio – osserva Davide Bellini, presidente di CNA Forlì città – la nostra città è un contesto operoso, culturalmente vocato all’imprenditorialità ed il cui tessuto produttivo è incardinato sulle micro e PMI. Condizione maturata nel tempo, che connota cultura, natura e storia della città. Un principio da mettere al centro anche della nuova pianificazione urbanistica che deve necessariamente tener conto delle migliori condizioni per consentire lo sviluppo del sistema d’imprese”.
Rigenerazione urbana, natura imprenditoriale della città, salvaguardia dei settori portanti (mobile imbottito, nautica, meccatronica, comparto casa) ruolo dell’università ed infrastrutture per le aree produttive, sono tutti i capisaldi attorno ai quali si articolano i quattro progetti proposti nel documento da CNA.
“Abbiamo previsto un cronoprogramma – commenta l’assessore Bartolini – ben definito che ci porta a pensare all’adozione del PUG entro l’anno 2025 e l’approvazione entro metà 2026, ma che tiene conto del confronto con le diverse anime della città. Abbiamo già definito alcuni principi, che per altro ritrovo nel documento di CNA, che pongono le caratteristiche di Forlì al centro, consentendoci d’immaginare uno strumento di pianificazione urbanistica che rispecchi a pieno la città”.
CNA ha manifestato preoccupazione sulle tempistiche, in particolare sulla situazione attuale che, a fronte del parziale vuoto normativo, rischia di rallentare gli interventi edilizi non programmati, creando forti disagi. In merito a questo, l’assessore ha spiegato che continuerà ad entrare nel merito delle singole situazioni, mediante strumenti speciali di variante, per esigenze delle imprese esistenti nei casi che si presenteranno di qui fino all’approvazione del piano.
Relativamente alla sicurezza, l’associazione ha, inoltre, evidenziato la necessità di potenziarla nelle aree produttive, spesso trascurate o sottovalutate. La proposta è quella d’incentivare l’installazione di sistemi di videosorveglianza per le imprese, in modo da creare una “rete” di sicurezza ed una maggiore collaborazione tra pubblico e privato nelle aree ad oggi scoperte.