Primo anniversario per il salone di Fruzsina Klinkó, hair stylist ungherese che vive in città da dodici anni. Dal sogno di diventare un’attrice di musical a Budapest all’avvio di una nuova attività nel mondo dello spettacolo coronato in Romagna tra pandemia, alluvione e creatività.
Se tutti da bambini, entrando per la prima volta in una sala cinematografica, abbiamo subìto il fascino del grande schermo e desiderato di poter un giorno esser parte anche noi di quel mondo meraviglioso, c’è chi ha saputo trasformare un sogno a occhi aperti in realtà, superando con creatività e una buona dose di pragmatismo gli ostacoli incontrati lungo la strada. E oggi lavora per far vivere un’esperienza da star del cinema chiunque decide di affidarsi a lei.
A un anno di distanza dall’apertura del suo salone di acconciatura Klinko Hair Studio in via Sapinia a Forlì, tra specchi, luci e tonalità che ricordano un set di Cinecittà e le locandine dei film a cui ha lavorato appese alle pareti, Fruzsina Klinkó accoglie quotidianamente donne di ogni età, dedicando loro la stessa passione e professionalità che riserva agli attori protagonisti di serie tv e film visti da milioni di persone.
La sua storia inizia negli anni Novanta a Budapest, Ungheria, dove la frequentazione di cinema e teatri fin dalla tenera età la porta a sognare un futuro nel mondo dello spettacolo. Il gruppo teatrale al liceo, l’aspirazione di diventare un’attrice di musical, il conservatorio per imparare canto lirico e pianoforte e poi, come spesso accade nella vita, alcuni accadimenti che deviano le traiettorie tracciate e portano Fruzsina a dover partire per l’Italia. “Non conoscevo la lingua – racconta – così prima di lasciare Budapest ho fatto un corso da parrucchiera per avere possibilità di lavoro al mio arrivo qui. Ho dovuto interrompere ciò che amavo di più, ma non ho mai rinunciato a quel mondo e alla prima occasione mi ci sono rituffata dentro”.
L’occasione è un corso per hairstylist cine-teatrale dell’Accademia Nazionale del Cinema a Bologna a cui si iscrive in piena pandemia nel 2020 e che completa con lode, imparando segreti e tecniche dell’acconciatura d’epoca teatrale e cinematografica. “Da lì è cominciato il mio nuovo cammino nel mondo dello spettacolo” rivela Fruzsina. “Prima ancora dell’esame finale mi hanno chiamata sul set del film Chevalier della Disney, tre settimane e mezzo a Praga belle e impegnative. A oggi ho lavorato in quattordici diverse produzioni e altre tre ne ho in programma nel prossimo mese. E’ un ambiente di grande fascino e molto stimolante, ma le chiamate arrivano spesso all’improvviso e con pochissimo preavviso”.
Dopo un’esperienza presso un’altra acconciatrice di Forlì, ad aprile del 2023 Fruzsina decide di aprire in città un salone tutto suo. Trova il locale ai Romiti, lo sistema personalmente, ma ecco arrivare l’alluvione. “Il cinema è stato la mia ancora di salvezza anche in questa occasione” sorride ricordando quei giorni. “Ero impegnata allora in Friuli sul set del film Gloria!, così non ho potuto montare tutti i mobili che sarebbero stati compromessi”. Dopo la pulizia dal fango, l’apertura di Klinko Hair Studio avviene il 18 settembre. “Avviare un’attività tutta mia è stato entusiasmante ma anche faticoso a livello burocratico, su questo versante il supporto di CNA è stato determinante. Le mie clienti arrivano da tutta la Romagna e, in un caso, anche da Londra, con mio grande stupore e piacere. Faccio tagli, tinte, schiariture e poi acconciature molto particolari apprezzate soprattutto da spose, gruppi teatrali e chi ha esigenze speciali. Mi piace far sentire belle le donne che entrano nel mio salone, i capelli sono la prima cosa che notiamo in una persona, percepirci in armonia aumenta il nostro benessere”.
Dopo aver lavorato sui set di Diabolik, Briganti, Finalmente l’alba, The Great 3, Margherita delle Stelle e Those About to Die, Fruzsina ha ben chiaro cosa c’è di speciale e diverso nel lavorare per il cinema. Nel mio salone adoro chiacchierare con le mie clienti e ascoltare le loro storie, sul set invece non c’è spazio per questo lato conviviale perché gli attori sono concentrati sulle loro parti. Inoltre si tratta di un lavoro di squadra: l’hair designer si confronta con il regista, il costumista e il make up artist per individuare il giusto look di un personaggio, è un processo condiviso in cui ciascuno ha sempre precise direttive.