Mancano pochi giorni alle Elezioni Amministrative che toccheranno molti comuni nella nostra provincia e, come è ormai consuetudine, CNA ha voluto dare il proprio contributo alle scelte politiche locali, nell’interesse collettivo e del sistema imprenditoriale.

“Anche in questa occasione abbiamo seguito la stessa linea che stiamo portando avanti da quando siamo nati, 70 anni fa– commenta Lorenzo Zanotti, presidente di CNA Forlì-Cesena – presentando proposte concrete e di buon senso che possano aiutare le imprese, l’amministrazione e i cittadini. Ci sono stati tanti incontri pubblici a cui hanno partecipato cittadini ed imprese e altri ce ne saranno. Inoltre abbiamo parlato con i candidati sindaci dei comuni più piccoli e a Forlì e a Cesena abbiamo incontrato tutte le singole liste”.

Zanotti sottolinea come l’associazione abbia trovato da tutti grande appoggio e voglia di approfondire le tematiche rivolte agli imprenditori. C’è stata grande volontà e interesse verso questioni importanti che riguardano il tessuto sociale e ora non resta che attendere l’esito delle elezioni per riprendere il discorso.

“Riguardo alla fiscalità – continua Zanotti –  chiediamo la riduzione delle aliquote Imu sugli immobili strumentali che riteniamo indispensabili nelle attività lavorative; crediamo debbano essere parificate ad una abitazione. Poi vogliamo che la tassa di soggiorno venga allineata e che non ci siano più enormi differenze all’interno della provincia. Gli importi dovranno essere destinati per lo sviluppo turistico integrato sia per quello dell’entroterra che per quello esperienziale. Sempre per parificare i comuni, occorre uno scadenziario dei tributi che annulli tutte le differenze. Infine per quanto riguarda i rifiuti, in provincia abbiamo Hera e Alea e insieme a loro dobbiamo lavorare per incentivare l’economia circolare”.

“È necessario incentivare la rigenerazione urbana e promuovere appalti a km 0 – prosegue il presidente – in base alle normative esistenti che lo rendono possibile, e dare punteggi premianti alle imprese locali che hanno lavoratori o acquirenti entro un certo numero di km. Le politiche di sostegno alle imprese sono completamente sbilanciate verso scelte di valorizzazione dei centri storici, a cui ovviamente deve essere data importanza. Una città che si sviluppa in modo organico deve prevedere anche la valorizzazione dei servizi e delle imprese di vicinato, con benefici sia sulla residenzialità, sia sul traffico all’interno della città. Inoltre, un ruolo sempre più marginale è dedicato alle aree produttive, per le quali spesso non vengono adottate politiche di adeguamento e sviluppo. Un esempio su tutti: la viabilità e un adeguato cablaggio”.

In merito alla semplificazione burocratica risulta essere, a seguito di un’indagine svolta da CNA, la prima esigenza delle imprese; tutti vogliono essere facilitati nei loro adempimenti ed è una richiesta che l’associazione ha fatto da tempo a tutte le forze politiche. La richiesta è quella di un libro unico a livello sovracomunale per ogni settore di attività che definisca e si occupi di ogni materia, evitando il proliferare di interlocutori diversi per autorizzazioni o verifiche. Inoltre, CNA la possibilità di poter fare ricorso all’autocertificazione in ogni attività in cui sia possibile, nel rapporto tra impresa/cittadino e amministrazione. “L’alluvione ha colpito alcuni archivi cartacei a seguito – racconta Zanotti – e ha contribuito a mettere in luce l’inadeguatezza del sistema amministrativo locale: è necessario digitalizzare gli archivi e predisporre strumenti digitali per consultarli, affinché possano essere accessibili anche direttamente da professionisti e imprese. Bisogna quindi far nascere un canale privilegiato tra associazioni pubbliche e imprese con l’aiuto della CNA”.

In merito alla tematica della legalità, la lotta all’abusivismo e la concorrenza sleale che viene fatta alle imprese deve essere una priorità. Quest’ultimo, che colpisce tutti i settori, rappresenta ormai la prima forma di evasione fiscale, oltre che di competizione sleale nei confronti delle aziende che operano nella trasparenza, danneggiando sia le imprese che osservano le regole, sia il cliente finale che non può contare sulla qualità di prodotti e servizi. È necessario sviluppare protocolli che consentano una efficiente segnalazione e il controllo successivo o l’ammodernamento di quelli esistenti che, di fatto, non sono mai stati applicati.

“Il controllo sistematico del territorio – commenta il presidente – insieme con l’utilizzo puntuale di strumenti più evoluti per la prevenzione di comportamenti tesi a delinquere come la videosorveglianza, possono rappresentare una risposta necessaria alla crescente percezione di insicurezza. Chiediamo anche incentivi per installare sistemi di sicurezza per singole imprese e aree artigianali o produttive. Inoltre, è necessario un intervento forte di qualificazione urbana delle aree più degradate e quindi soggette per loro natura a maggiori condizioni di insicurezza”.

Zanotti conclude trattando la questione inerente all’Unione dei Comuni: “alcune devono essere ampliati e altre riorganizzate, ma fondamentale è che le Unioni dei Comuni siano efficienti e che possano portare benefici ai cittadini e alle imprese e un ritrovato dialogo tra i comuni all’interno della provincia e non solo. Bisogna ragionare ad ampio raggio e alla Romagna, perché l’ambito provinciale è troppo piccolo e limitato per poter portare avanti progetti che riguardano la collettività e le infrastrutture. È necessario costruire strategie quantomeno romagnole sulla scia di quelle che esistono già come Romagna Acque, l’Ausl e il trasporto pubblico”.