Il vero valore aggiunto dei prodotti moda Made in Italy è dato dalla forte componente di lavoro manuale, presente in ogni fase della filiera produttiva, caratterizzando l’intero comparto di un’artigianalità che si trova anche dove l’innovazione ha industrializzato il processo di produzione. Questo aspetto viene sottolineato sempre di più anche dai grandi marchi, riportandolo al centro del dibattito e ponendolo come caratteristica immancabile dei prodotti italiani.
Da mesi però, le imprese stanno affrontando enormi difficoltà nel reperimento di personale qualificato e hanno identificato nell’attrattività un punto di partenza imprescindibile. Grazie a progetti atti a sperimentare nuovi approcci formativi e innovativi metodi di comunicazione, si è in grado di creare modalità e linguaggi più vicini ai giovani, trattare tematiche legate alla sostenibilità e quindi produrre un maggiore interesse verso il comparto. Tutto questo meccanismo avviene anche attraverso l’uso di strumenti tipici di realtà aumentata e virtuale, ad oggi sempre più presenti in vari settori.
È inoltre importante riflettere che, il valore e la bellezza di un prodotto Made in Italy, si esprime anche attraverso il luogo di lavoro. Quest’ultimo è sempre più lontano dall’immagine delle fabbriche di una volta e oggi è luogo di innovazione, creazione e soprattutto che offre innumerevoli possibilità formative per gli studenti delle scuole.
CNA Federmoda, in occasione della 7° edizione del “Made in Italy: valore Economico, Sociale, Etico. Cucire, Tramare, Ordire, Tessere, Formare… Etica!” che si terrà il 14 e 15 aprile 2023 a Senigallia (AN), intende focalizzare l’attenzione sulla carenza di manodopera, formazione professionale e necessità di riportare i giovani verso il mondo della manifattura che rappresenta un’ottima opportunità occupazionale. Cinque gruppi di lavoro lavoreranno in contemporanea per approfondire le seguenti aree tematiche: scuola e impresa, Accademy aziendale, cambiare la percezione dell’artigianato verso le nuove generazioni, digitale e nuove frontiere ed infine green jobs.