Che la transizione verso modi di produzione e consumo più sostenibili sia diventata forse la più grande sfida attuale, è ormai pacifico. Ciò che invece rimane più complesso da definire è la modalità con cui le imprese possono prendere parte al cambiamento. Sicuramente un input importante deriva da una forte criticità avvertita e subìta in questo ultimo anno riguardo i consumi di energia che, in azienda, rappresentano sempre più una spesa economica significativa tanto da incidere negativamente sui bilanci. Diventa sempre più una necessità quella di realizzare sistemi di autoproduzione di energia, anche per le imprese, al fine di abbattere almeno in parte gli elevati costi energetici. 

“Come CNA abbiamo più volte richiamato l’attenzione del legislatore riguardo l’opportunità di intervenire con sistemi di incentivazione a favore delle imprese che effettuano questo tipo di investimenti – commenta Giampiero Giangrandi, presidente mestiere elettrici di CNA Installazione e Impianti Forlì-Cesena. È quindi apprezzabile il bando della Regione Emilia-Romagna volto a sostenere le PMI per la riqualificazione energetica, l’incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni dei gas serra e la messa in sicurezza degli edifici.” 

La misura emanata, per la quale è possibile presentare domanda dal 31 gennaio al 22 febbraio 2023, finanzia la realizzazione di nuovi impianti da fonte rinnovabile su scala ridotta ed interventi di miglioramento o adeguamento sismico collegati. L’investimento minimo dovrà essere di almeno 50.000€, con un contributo massimo erogabile pari al 25% della spesa ammissibile, e comunque non superiore a 150.000€ ad impresa. 

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“Ci auspichiamo che questa sia la prima di una serie di misure a sostegno dell’efficienza energetica delle imprese -” – conclude Giangrandi – nel frattempo, diventa fondamentale analizzare il proprio fabbisogno energetico e capire quali azioni attuare per ridurre i consumi ed efficientare i propri immobili e processi di produzione, anche per poter valutare l’inclusione all’interno di una comunità energetica rinnovabile.” 

Anche sulle comunità energetiche la Regione ha pubblicato un bando utile a rendere operativa la legge regionale per il sostegno alle CER. L’incentivo è volto, grazie ad un contributo a fondo perduto per l’80% della spesa ammissibile, ossia il progetto di fattibilità tecnico-economica, alla costituzione della nuova Comunità Energetica ed alcuni costi generali. Oltre ai benefici ambientali legati alla produzione di energia rinnovabile, ci si attendono benefici dal punto di vista economico e sociale, soprattutto attraverso il coinvolgimento di soggetti economicamente svantaggiati, al fine di combattere la povertà energetica.