Nei primi mesi di quest’anno, CNA Professioni nazionale ha organizzato quattro webinar per conoscere meglio la Gestione Separata INPS, grazie anche allo stimolo arrivato dagli associati e dalle presidenze di CNA Professioni Forlì-Cesena e CNA Professioni Ravenna. 

Questi incontri virtuali hanno permesso da un lato di informare i professionisti di quanto la normativa preveda in termini di previdenza e di futura pensione, ma hanno anche evidenziato quanto gli stessi non siano consapevoli delle prestazioni a cui hanno diritto, di come la normativa sia più complessa del labirinto di Cnosso e, cosa più preoccupante, quanto sia lontana dal poter rispondere alle esigenze di chi versa più di un quarto del proprio fatturato netto nelle casse dello stato.  

Paola Scalzotto, presidente CNA Professioni Forlì-Cesena commenta: “Tutti i professionisti ai sensi della legge 4/2013 hanno contezza del gravoso salasso che li aspetta ogni anno tra giugno e novembre, ma pochi sono a conoscenza che una parte di tale esborso, in realtà, dovrebbe servire per erogare delle prestazioni a cui hanno diritto. Dalla più nota maternità, ai meno noti congedi parentali, alla malattia (domiciliare, ospedaliera e oncologica) fino alla tanto discussa ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa). Tutti provvedimenti che certamente nelle intenzioni del legislatore hanno l’obiettivo di sostenere i professionisti nei momenti di maggiore criticità, sia nella vita professionale che in quella privata, ma che nella pratica, risultano poco accessibili, ignoti alla maggioranza, con una modulistica inadeguata al mondo dei freelance e con incertezze nell’interpretazione della normativa e nei tempi di erogazione. Tutto questo si aggiunge alla scarsa divulgazione delle informazioni anche nei confronti di chi dovrebbe garantire tali prestazioni/tali diritti: quando un professionista iscritto alla Gestione Separata si presenta con una richiesta, nella migliore delle ipotesti, la risposta è “Mi devo informare”.  E per fortuna c’è chi lo fa. Ma non si possono lasciare i diritti di tutti questi cittadini nelle mani della buona volontà di pochi.” 

CNA Professioni è impegnata su diversi fronti, tra cui il riconoscimento di un equo compenso anche ai professionisti non ordinistici, e, oltre alla divulgazione delle informazioni sullo stato dell’arte a tutte le parti interessate, sta operando affinché si ponga rimedio ad una situazione che per troppo tempo non è stata considerata come importante ed è ora diventata cogente. L’auspicio è che tutte le istanze coinvolte si dimostrino pronte all’ascolto e alla collaborazione fattiva per rendere la vigente normativa più rispondente alle necessità concrete di tutti i professionisti, anche in rispetto dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione.