Un momento di orgoglio per l’azienda forlivese premiata all’ assemblea regionale di CNA, quest’anno dedicata alle proposte per il lavoro e per il clima, che si è tenuta mercoledì 9 novembre presso il Teatro Arena del Sole di Bologna. 

A rappresentare la nostra provincia è stata l’impresa R.F. Resina Forlivese, con sede a Forlì, che opera nell’importante filiera del mobile imbottito, tipica del territorio cittadino. Nella motivazione viene evidenziato come l’azienda abbia saputo affrontare il periodo pandemico contestualmente ad una fase strategica di ricambio generazionale, garantendo quindi la continuità d’impresa.

In particolare, ai soci fondatori Frediano Casalboni e Giovanni Valli, si è ormai affiancata la terza generazione di imprenditori con la piena attività di Simona Ghetti, Michele e Riccardo Valli, con quest’ultimo che ha assunto il ruolo di legale rappresentante, nel pieno della pandemia. L’avvicendamento è avvenuto in modo del tutto armonico, tant’è che l’azienda ha avviato nuove strategie, pur mantenendo la professionalità e la capacità riconosciuta sul mercato, ampliando e differenziando la gamma dell’offerta di prodotto, con piena soddisfazione anche dei fornitori. 

Caso emblematico di resilienza è stata la scelta di affrontare il periodo della pandemia, utilizzando macchinari e competenze nella produzione di camici e dispositivi monouso, prontamente ridestinati al normale ciclo produttivo, una volta superata la fase emergenziale. L’azienda, inoltre, ha sempre dimostrato sensibilità verso l’ecosostenibilità, gestendo progetti che, da un lato sperimentano il virtuoso rimpiego degli scarti di lavorazione, come prodotti secondari di lavorazione, dall’altro esplorano la possibilità di utilizzare materiali compostabili e biodegradabili. 

Allo stato attuale l’impresa occupa 39 dipendenti, equilibrando la continuità delle competenze, con l’inserimento di nuove figure aziendali. 

Sul palco per la consegna del premio il presidente e il direttore generale di CNA Forlì-Cesena, rispettivamente Lorenzo Zanotti e Franco Napolitano.