Il credito di imposta è stato prorogato anche per il III trimestre 2022.
Per attenuare i costi derivanti dall’esplosione del costo energetico, il governo ha varato una serie di incentivi a favore delle aziende come il “credito imposta energia”. Sono previsti aiuti sia per aziende energivore che non energivore.
Per le imprese considerate energivore, cioè a forte consumo di energia elettrica, che abbiano subito un aumento del costo dell’energia elettrica superiore al 30% previsto un credito di imposta del 20% per il 1° trimestre 2022 e del 25% per il 2° trimestre 2022, delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata.
Per le imprese a non forte consumo di energia elettrica con contatore superiore a 16,5 kW che abbiano subito un aumento del costo dell’energia elettrica superiore al 30%, il credito di imposta scende al 15% per il 2° trimestre 2022, delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata.
Le agevolazioni non sono solo per l’energia elettrica ma anche per il gas, con lo stesso schema: imprese gasivore e non gasivore.
Per le imprese a forte consumo di gas che abbiano subito un aumento del costo del gas superiore al 30%, il credito di imposta è del 10% per il 1° trimestre 2022 e del 25% per il 2° trimestre 2022, delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata.
Per le imprese non gasivore che abbiano subito un aumento del costo del gas superiore al 30%, il credito di imposta è del 25% per il solo 2° trimestre 2022, delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata.
Per garantire questa opportunità al maggior numero di aziende associate, CNA, insieme ad Ali Energia, società con cui collaboriamo da diversi anni e che si occupa di gestione energetica, ha predisposto un servizio per la verifica dei criteri di accessibilità al credito d’imposta e all’importo che sarà possibile portare in compensazione.Le imprese interessate riceveranno un’offerta economica con l’indicazione delle tariffe concordate (minimo € 250) e una check list per la raccolta dei documenti necessari (bollette, visura CCIAA, documento di identità, ecc…) per la verifica del rispetto dei criteri di accessibilità al credito d’imposta e il calcolo del relativo importo.
Occorre precisare che, sulla base di test effettuati insieme ad ALI Energia, la domanda di utilizzo del credito risulterà conveniente per coloro che hanno sostenuto spese per consumo di energia elettrica pari ad almeno € 2.000/€ 2.500 di spese mensili nel Trimestre di competenza.
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