“Molti considerano le arti marziali principalmente in termini di difesa personale, io le vivo come un modello di vita e di comportamento che mi permettono un approccio migliore alla quotidianità”.
Da 46 anni attivo nel mondo delle discipline di combattimento e autodifesa di origine orientale, il forlivese Daniele Mazzoni è stato eletto a maggio vice presidente della Federazione mondiale di Nihon Tai Jitsu, arte marziale che affonda le radici nel Giappone feudale dal nono secolo e viene praticata oggi in tutto il mondo.
Già impegnato nel direttivo amministrativo della Federazione mondiale, dopo numerose esperienze con i migliori insegnanti in giro per il mondo il maestro cintura nera 7° Dan è chiamato oggi a contribuire in modo ancora più personale allo sviluppo del suo movimento nell’universo complesso e variegato delle arti marziali. “Compatibilmente con il mio lavoro – afferma Mazzoni, responsabile dell’Unione Benessere e Sanità di CNA Forlì-Cesena – la sfida è far crescere ulteriormente la federazione sia sotto l’aspetto degli insegnamenti della difesa personale sia sotto quello del servizio alla comunità attraverso, ad esempio, la formazione delle forze di polizia o iniziative di sostegno nei confronti delle persone più fragili”.
Per chi è immerso da trentacinque anni nel Ju Jitsu, questo particolare stile ha assunto una dimensione esistenziale che va ben oltre le specifiche tecniche di combattimento. “Questa disciplina – spiega Mazzoni – è fortemente educativa e fin dalla tenera età fornisce strumenti assai utili ad affrontare le difficoltà quotidiane. Da un lato ti mette in condizione di abituare te stesso alla gestione dell’adrenalina, degli istinti e della rabbia. Dall’altro ti veicola un profondo rispetto per gli altri, siano avversari o compagni, e per te stesso attraverso semplici gesti che hanno in realtà una valenza profonda”.
In un mondo in cui la tendenza è sempre più quella di voler prevalere sull’altro e i modelli dominanti sono quelli dei super eroi, questa arte marziale è capace di andare controcorrente e di dispensare insegnamenti particolarmente preziosi. “Imparare ad accettare e a gestire anche la sconfitta – sottolinea Mazzoni – è importante a ogni età e nei contesti più differenti, l’esperienza quotidiana ma anche i continui conflitti a livello planetario ce lo ricordano ogni giorno”.
Nel suo nuovo incarico ufficiale una conoscenza profonda del Ju Jitsu si unisce a una gratitudine personale nei confronti del percorso compiuto fino a oggi. “Questa disciplina – racconta Mazzoni – mi ha aiutato spesso a prevenire possibili problemi facendomi cogliere i segnali premonitori e spingendomi ad agire nella maniera corretta. La tranquillità mentale che impari a coltivare è tanto preziosa quanto la possibilità di stare sempre in contatto con i giovani, confrontandosi con le loro esigenze. A tutti i genitori l’invito è ad avvicinare i propri figli a questa esperienza sportiva e formativa davvero ricca e coinvolgente”.