“La chiusura dell’E45 in questo particolare contesto socio economico, alla vigilia della nuova stagione turistica, equivale ad affossare definitivamente il tessuto produttivo locale” – esprime il suo pensiero in modo sintetico, ma molto chiaro, Claudia Mariani, titolare di un’impresa situata in vallata e membro della presidenza di CNA Cesena Val Savio.

“Non è un’ipotesi praticabile – incalza l’imprenditrice – dopo tre anni di denunce per l’inattività totale sul versante della predisposizione di un’alternativa al percorso tradizionale, l’unica risposta alle richieste degli imprenditori è quella di ipotizzare una nuova chiusura dell’E45? Tanto varrebbe chiudere le nostre attività”.

Quest’azione concretizzerebbe l’ennesima frattura fra l’azione politica e la realtà produttiva e sarebbe un affronto imperdonabile. Prima di ogni ipotesi di chiusura è necessario sistemare la viabilità alternativa o comunque garantire la circolazione.

“Attendiamo con ansia rassicurazioni in merito – conclude Mariani – siamo già stati scippati di gran parte dei contributi promessi tre anni fa, non accetteremo passivamente ulteriori attentati alle nostre attività”.

È indispensabile una risposta compatta del territorio a partire dalle istituzioni locali e regionali.