Avviare una propria attività nel settore benessere partendo da un investimento limitato e avendo la possibilità di sperimentare cosa vuol dire mettersi in proprio prima di fare il grande passo. Per parrucchiere ed estetiste che sognano di aprire un salone tutto loro da qualche anno c’è un’opportunità in più davvero interessante: l’affitto di una poltrona o di una cabina all’interno di un salone già esistente.

Dai fashion show un’idea vincente

Questa opportunità innovativa per estetisti e parrucchieri è nata negli Stati Uniti, dove negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom del “booth rental station”, l’affitto di una postazione (sedia e specchio) all’interno di un salone. Tutto è partito da alcuni giovani hair fashion stylist che, coccolando il sogno di mettersi in proprio e ispirandosi alla formula usata nei backstage dei fashion show, hanno affittato una postazione all’interno di grandi hair studios, condividendo gli spazi di lavoro con altri parrucchieri.

Quali sono i vantaggi dell’affitto di una poltrona o cabina?

I vantaggi di questa forma di collaborazione sono notevoli per parrucchiere ed estetiste che sognano di avviare una propria attività, magari perché stanchi di lavorare alle dipendenze di altri o perché desiderosi di affermarsi dal punto di vista professionale. Vediamo insieme i principali:

  • investimento iniziale decisamente limitato;
  • possibilità di mettersi alla prova nella gestione dei propri clienti, spazi e orari;
  • piena libertà di affermare il proprio stile e di farsi conoscere e apprezzare per questo;
  • possibilità di cambiare sede lavorativa senza legarsi a un posto particolare.

Il booth rental nel mondo e in Italia

In Europa diversi Paesi, sull’esempio degli Stati Uniti, hanno adottato l’affitto di cabina o poltrona come organizzazione lavorativa molto vantaggiosa per l’avvio di nuove attività. Olanda, Belgio, Germania e Inghilterra si tratta di una prassi diffusa.

E in Italia? Anche nel nostro Paese l’affitto di una postazione sta prendendo piede, anche se occorre confrontarsi con alcune particolarità assenti altrove. Ad esempio, mentre all’estero quasi sempre il contratto che regola l’affitto tra le parti è un contratto libero, cioè contenuti, durata e modalità di recesso non sono prestabilite. In Italia, invece, ci sono una serie di vincoli normativi e fiscali più specifici da rispettare.

Cosa dice la legge in Italia

L’affitto di poltrona in Italia deve essere regolato da un contratto di durata almeno annuale registrato all’Agenzia delle Entrate, requisito indispensabile per presentare la SCIA di inizio attività da parte di chi decide di prendere in affitto la postazione. Il contratto, inoltre, non deve includere l’attrezzatura: si tratta di una precisazione inserita dal legislatore per assicurarsi che l’affitto di poltrona sia una reale attività di collaborazione e non una forma nascosta di rapporto subordinato. Le indicazioni normative da rispettare, tuttavia, non finiscono qui.