“Tu sei Jimmy, giusto? E’ casa tua?”

Sì, proprio così”

“Sono il signor Wolf, risolvo problemi”

Probabilmente alcuni di voi staranno sorridendo, avendo riconosciuto in questo breve botta e risposta una delle scene memorabili di Pulp Fiction, film capolavoro di Quentin Tarantino del 1994. Nei panni del memorabile signor Wolf, Harvey Keitel viene contattato da due malavitosi che, dopo aver ucciso per errore un loro infiltrato, necessitano di far sparire il cadavere in breve tempo senza lasciare tracce. Dopo appena 9 minuti e 37 secondi dalla chiamata, Wolf arriva sul posto e in meno di un’ora, senza pretendere nulla in cambio, risolve il problema dei suoi committenti dimostrando di essere un uomo di parola.

Chi di noi nel proprio lavoro, senza aver necessariamente ucciso qualcuno, non ha sognato almeno una volta di poter contare su un signor Wolf per risolvere tutti i problemi imprevisti senza dover sborsare un’infinità di quattrini ogni volta in cui necessita del suo aiuto?

Nel campo delle tecnologie informatiche da tempo esiste questa possibilità grazie al modello Managed Service Provider (MSP), che permette di offrire alle imprese un servizio ad alto valore aggiunto, conveniente allo stesso tempo per clienti e fornitore e in grado di garantire le migliori risposte possibili nel minor tempo. Ne parliamo con Decio Biavati, system administrator di CNA Forlì-Cesena e docente dell’innovativo programma formativo “MSP Accelerator” di Achab partito venerdì 9 aprile e destinato alle aziende informatiche che vogliono migliorare il proprio business convertendosi al modello MSP.

Che cos’è nello specifico un MSP?

MSP è un termine nato oltreoceano che ha segnato un cambio di paradigma nell’erogazione dei servizi informatici, passando dal modello Break/Fix a quello MSP, appunto. Il modello Break/Fix è il modello a chiamata: quando un cliente ha un problema chiama il tecnico che gli fa l’assistenza per risolverlo, pagando un costo orario. Il modello MSP, al contrario, vede un fornitore offrire una serie di servizi onnicomprensivi (installazione, aggiornamenti, manutenzione, controllo log, reportistica, ecc.) a fronte di un canone fisso che prevede un’assistenza illimitata.

Quali sono i principali vantaggi di questo modello?

Prima di tutto con il modello MSP cliente e fornitore condividono lo stesso interesse affinché tutto funzioni alla perfezione, perché il primo potrà svolgere al meglio il proprio lavoro mentre il secondo si “risparmierà” interventi d’emergenza. In questi ultimi casi, inoltre, il fornitore avrà interesse a risolvere il problema per cui viene contattato nel minore tempo possibile dal momento che non è pagato in proporzione alla durata del suo intervento. Niente perdite di tempo, quindi, per i clienti. Ma i vantaggi non finiscono qui e sono di portata più ampia.

Quali altri benefici garantisce il modello MSP?

Dal punto di vista di un’impresa avere un fornitore di servizi informatici che lavora continuativamente per lei significa poter contare su una struttura ICT che funzionerà sempre al meglio, consentendole di dedicare tempo ed energia al suo core business. Sarà interesse del fornitore, dal canto suo, inviare all’impresa report periodici per mostrarle come sta garantendo il buon funzionamento delle sue infrastrutture attraverso vari interventi: la gestione dei backup, gli antivirus e via dicendo. La stessa possibilità per l’impresa di avere a propria disposizione un consulente, inoltre, se sfruttata con intelligenza, può rilevarsi un’arma preziosa per risparmiare tempo e quindi, come dice il proverbio, denaro.

Puoi farci un esempio concreto di quest’ultimo aspetto?

Certamente. Un nostro artigiano aveva una procedura lunghissima per la pesa di alcuni barattoli e la necessità di conservare le pesate in caso di eventuali contenziosi. Ci ha chiamato chiedendoci un consiglio. Mettendo in contatto il tecnico che segue le pesate e una software house siamo riusciti a risolvere il problema: cambiando leggermente la procedura adottata e impostando una cartella in cui inserire i dati raccolti, un’operazione che richiedeva diverse ore al giorno ora viene assolta in pochi minuti. Un’azienda riesce a fare interventi di questo tipo solo se ha un tecnico che ha a cuore le sue sorti e la segue nel tempo.

Quali sono le esigenze principali delle imprese in questa fase di forte spinta verso la digitalizzazione?

Principalmente sono tre. La prima necessità deriva dal poter lavorare da remoto accedendo a programmi e dati anche in mobilità. Mentre prima c’era una sede centrale con il server in cui tutti andavano a lavorare, con lo smart working molte imprese hanno manifestato l’esigenza di avere una connettività migliore, una rete più potente. Avendo un parco clienti molto ampio, come CNA siamo in grado di consigliare le soluzioni migliori per tutti sulla base di un’esperienza consolidata.

La seconda?

La seconda esigenza, a dire il vero, è una necessità che non sempre le imprese sentono come impellente, ma che noi stimoliamo conoscendo bene la sua reale importanza. E’ la cyber security. Mentre in azienda si può contare su computer con antivirus, sistemi di monitoraggio e una serie di protezioni di alto livello, a casa con il proprio portatile o pc si fanno una molteplicità di attività che espongono il proprio dispositivo a numerosi rischi. Se guardando una serie tv o navigando sul web o altro, ad esempio, un malware entra nel pc e poi si collega quello stesso pc alla rete aziendale, il virus farà il proprio mestiere. Il fatto di aver remotizzato tutto ha acuito molto questo problema. La business continuity sta diventando una life continuity, lo smart working ha reso labile il confine tra lavoro e casa: i dati si mescolano, riuscire a proteggerli tutti in modo adeguato è molto importante.

La terza esigenza?

Come accennato, le imprese hanno sempre più bisogno di una gestione documentale smart, c’è l’esigenza di accedere a documenti anche da telefono e tablet perché si passa meno tempo in azienda e perché oggi un eventuale contatto con un positivo può costringere da un giorno all’altro a dover restare a casa in quarantena. Quindi diventano sempre più importanti anche i servizi di cloud storage.

Davanti a queste nuove necessità c’è il rischio che le grandi imprese, potendo investire risorse importanti nelle ICT, finiscano con l’aumentare la loro competitività rispetto alle piccole e medie imprese?

No, se queste ultime sono in grado di adottare la giusta strategia. Con il modello MSP è possibile contare su tecnici che hanno una serie di strumenti che consentono anche alle micro e nano aziende di avere la stessa dotazione delle grandi aziende. Esistono antivirus comportamentali, sistemi di gestione delle macchine e altri “ferri del mestiere” con cui oggi si può garantire la massima competitività al giusto prezzo.