Appare ufficiale che il Ministro della Salute, abbia firmato una nuova ordinanza che entrerà in vigore a partire da domenica 21 febbraio.

Passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.

Da domenica 21, quindi, questo è il quadro completo delle Regioni:

  • ZONA ROSSA: nessuna (con Umbria e Provincia di Bolzano che hanno già predisposto zone rosse a livello regionale).
  • ZONA ARANCIONE: Abruzzo, Liguria, PA Bolzano, PA Trento, Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna e Molise.
  • ZONA GIALLA: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle Aosta e Veneto.

Si riepilogano di seguito le principali misure che ritornano in vigore:

Uscite fuori comune

resta libera tra le 5 e le 22, la mobilità entro i confini del proprio comune, o, nel caso dei residenti nei centri che contano meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri di distanza (con l’esclusione del capoluogo). Per spostarsi in altro orario servirà autocertificare comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Visite ad amici e parenti

sono consentite solo all’interno del proprio comune le visite a parenti e amici una sola volta al giorno, per un massimo di due persone di età superiore ai 14 anni oltre a quelle residenti nell’abitazione di destinazione, ma senza restrizioni per gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti conviventi con i visitatori.

Seconde case

è confermata la possibilità – anche per chi viene da zone arancioni – di andare nella propria seconda casa anche se è fuori regione (ma possono spostarsi solo i membri della famiglia).

Bar, pasticcerie, gelaterie e ristorazione

sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). È consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.
La ristorazione con asporto è consentita fino alle ore 18 per i bar (esercizi che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 e 47.25) e fino alle 22 per i ristoranti, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Restano consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio.

Negozi

restano tutti aperti, ma nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali. Nel fine settimana, dunque, sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Attività artigianali quali parrucchieri, lavanderie, ecc., restano aperti.

Palestre e piscine:

continuano ad esser chiuse.

Musei

tornano ad esser chiusi, così come lo erano già i cinema, teatri e centri ricreativi.

SCARICA ORDINANZA