Come sta il tessuto economico delle piccole medie imprese forlivesi? Se ne è parlato nei giorni scorsi in un incontro di approfondimento tra l’amministrazione comunale di Forlì e la CNA. Presenti all’incontro per il comune di Forlì il sindaco Gian Luca Zattini, l’assessora a Politiche per l’impresa, Servizi educativi, scuola e formazione, Politiche giovanili e Servizio civile Paola Casara e l’assessore a Bilancio, Società Partecipate, Lavori pubblici e Patrimonio Vittorio Cicognani; a rappresentare CNA Forlì-Cesena il presidente provinciale Lorenzo Zanotti e il direttore generale Franco Napolitano, per l’area Forlì città la presidente Monica Sartini e il responsabile Davide Prati.

La delegazione di CNA ha messo a disposizione dell’amministrazione i dati aggregati delle imprese associate: “come CNA, nel forlivese rappresentiamo un bacino di circa 1.800 imprese, che danno lavoro a oltre 10.000 occupati. Dalla fotografia realizzata dal nostro ufficio studi emerge in maniera evidente l’impatto della crisi sul tessuto imprenditoriale. Al 30 settembre abbiamo registrato una riduzione media del fatturato del -15% rispetto al 2019, concentrata nei mesi del lockdown (tra aprile e maggio), con una sostanziale tenuta dell’occupazione, conseguenza anche del blocco dei licenziamenti. L’utilizzo degli ammortizzatori sociali, rilevato a fine novembre, è passato da 8.100 a oltre 481.000 ore, un aumento esponenziale pari a 59 volte sull’anno precedente”.

All’interno di questo andamento generale, si manifestano tendenze diverse a seconda dei comparti, continua CNA: “entrando nello specifico, rileviamo una sostanziale tenuta di alcuni settori (in particolare costruzioni, impianti, e trasporto merci), mentre altri attraversano una marcata difficoltà (trasporto persone, servizi alla comunità, benessere sanità e alimentare). La produzione, partita a gennaio con un significativo miglioramento rispetto al 2019, ha visto contrarre il fatturato nei mesi di chiusura, per poi recuperarlo in buona parte nei mesi successivi”.

A fronte di dati oggettivi, CNA ha portato al tavolo alcune valutazioni e considerazioni: “uno degli elementi più diffusi tra le imprese del territorio è il permanere di un sentimento di incertezza. Le imprese cittadine hanno dato dimostrazione della loro capacità di adattamento e resilienza, tenuto conto del loro portato di esperienza e radicamento nella comunità. Per quanto riguarda i ristori, abbiamo rilevato una diversa efficacia, a seconda delle misure messe in campo a livello nazionale e locale. Ancora una volta, la priorità deve essere quella di mettere le imprese nelle condizioni di poter lavorare. Chi opera in sicurezza deve aver la possibilità di lavorare, anche in virtù dell’impegno e dell’investimento fatto per poter lavorare in sicurezza”.

Durante l’incontro sono stati affrontati anche altri temi: aeroporto e università quali risorse fondamentali per lo sviluppo della città; l’importanza di condividere le traiettorie future al fine di dar vita ad un piano strategico per la città di Forlì; e infine il tema delle infrastrutture viarie nel triangolo Ravenna – Forlì – Cesena.