In sede di conversione del Decreto Ristori è stato confermato che dal 1° gennaio e fino al 31 marzo 2021 bar, ristoranti e pizzerie e pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (già esonerate dal 1° maggio 2020 al 31 dicembre 2020) potranno continuare a richiedere ai Comuni l’autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico per sistemare elementi mobili di arredo a servizio delle proprie attività senza pagare il canone patrimoniale di concessione e senza la preventiva acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica.

In sostanza, di fatti viene prorogata la disciplina transitoria introdotta dall’art.181 c.1 del “Decreto Rilancio” (D.L. 34/20 convertito con modificazioni dalla L. 77 del 17 luglio 2020) e ulteriormente modificata dal “Decreto di Agosto”, valida fino al 31 dicembre 2020.

I titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione temporanea del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, già esonerati dal 1° marzo 2020 al 15 ottobre 2020, sono esonerati, dal 1° gennaio 2021 al 31 marzo 2021, dal pagamento del canone.

A far data dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 marzo 2021, le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse sono presentate in via telematica all’ufficio competente dell’ente locale, con allegata la sola planimetria, e senza applicazione dell’imposta di bollo.

A far data dal 1° gennaio 2021 e comunque non oltre il 31 marzo 2021, la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei medesimi soggetti citati sopra, di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché’ funzionali all’attività, non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli articoli 21 e 146 del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).