Instagram è una miniera di contatti e di potenziali clienti: ci sono trecento milioni di utenti attivi ogni giorno con un tasso di coinvolgimento del 4,81%, vale a dire più di cento volte quello di Facebook e Twitter.

A parlare è Arianna Cavina, che puntando sul social network del momento ha deciso di mettersi in gioco in prima persona aiutando liberi professionisti e aspiranti imprenditori a scoprire come sfruttarne tutte le potenzialità in ambito lavorativo. Originaria di Tredozio ma oggi residente a Faenza, lo scorso luglio, a soli 24 anni, è diventa ufficialmente una Instagram Coach. E’ lei stessa a spiegarci quali sono le funzioni di una figura professionale piuttosto recente nel mondo delle imprese.

L’Instagram Coach si rivolge a chi ha un personal brand o a chi desidera promuovere un prodotto o un servizio insegnandogli come usare i social network, in particolare Instagram, per attirare i follower giusti e, quindi, i potenziali clienti. Le indicazioni vanno da come costruire una pagina Instagram a come gestirla al meglio.

“Se digitali si nasce, Instagram Coach si diventa” è la versione un po’ rivisitata di un famoso proverbio che viene alla mente ascoltando la storia di Arianna, appartenente alla generazione dei nativi digitali svezzati con internet e social network fin dalla tenera età. Per trasformare una passione in lavoro, infatti, servono sempre determinazione e impegno, uniti a una buona capacità di osservazione, una costante formazione e la disponibilità a cambiare i piani in corsa, proprio come ha fatto Arianna.

“La mia idea iniziale era di lavorare nell’alta moda” racconta. “Ho studiato moda e volevo diventare sarta o modellista, lavorare vicino alle passerelle più famose, un mondo che mi ha sempre affascinato ma che ha fortissime barriere all’ingresso. Mi sono avvicinata a Instagram cercando un percorso trasversale per parlare di moda, facendo al contempo diversi lavori tra servizio civile, commessa, barista e magazziniera. A un certo punto, però, ho capito che il mio destino poteva essere diverso”.

Alla fine del 2015 Arianna crea la propria pagina Instagram personale e, sull’esempio di alcune blogger famose che già riuscivano a lavorare tramite questo social network, inizia a sperimentare diversi contenuti. Studia da autodidatta, prova, è curiosa, si dà da fare in ogni momento libero della sua settimana. Piano piano i follower crescono e le persone iniziano a contattarla per chiederle come è riuscita a ottenere i suoi risultati o per proporle una collaborazione.

“Le prime collaborazioni erano gratuite – spiega – ma mi hanno aiutato a capire che ciò che mi piaceva così tanto poteva diventare un vero e proprio lavoro. Ho studiato ancora di più, ho deciso di formarmi presso Dario Vignali, uno dei migliori esperti di digital marketing, ho provato sul campo cosa funzionava e cosa no e, soprattutto, se ciò che andava bene per me poteva funzionare anche per altri”.

A febbraio di quest’anno Arianna decide di sciogliere gli ormeggi e di buttarsi nel mare del coaching, la prima burrasca della sua nuova vita si chiama Covid-19. “Ho vissuto la pandemia come un’opportunità per sperimentare ancora di più e mettere a punto meglio la mia attività, che è ufficialmente iniziata nel mese di luglio”.

Sul suo sito web www.ariannacavina.net e sui suoi canali social Arianna propone un corso di formazione dedicato ai liberi professionisti e alle persone che vogliono imparare a utilizzare Instagram per far nascere o crescere il proprio business. In questo modo riesce ad aiutare più persone rispetto a quelle che potrebbe raggiungere con consulenze individuali. Per mostrare le sue competenze e avvicinare i suoi potenziali clienti ogni mese offre diversi contenuti gratuiti: un video a settimana sul suo canale YouTube, gli articoli nel suo blog, un pdf formativo destinato a chi è iscritto al suo sito, diverse mail con consigli e indicazioni.

“Principalmente si rivolgono a me donne con un’età compresa tra i 25 e i 40 anni che vogliono buttarsi nell’online per vari motivi o persone che hanno prodotti o servizi con cui vogliono raggiungere nuovi clienti. C’è chi propone servizi di consulenza, insegnanti di yoga… le persone che si rivolgono a me sono davvero varie”.

Chi popola il mondo di Instagram? Quali vantaggi offre rispetto agli altri social network? Perché un’impresa dovrebbe confrontarsi con questa piattaforma? Oltre ai dati già forniti, Arianno risponde con la propria esperienza personale. “Al momento su Instagram c’è un pubblico ancora molto giovane, ma anche le persone più grandi stanno capendo le opportunità che offre. Molti vanno qui per cercare un brand che apprezzano e seguirlo quotidianamente. E’ uno strumento e, come ogni strumento, può essere utilizzato bene o male, molto o poco. Durante la pandemia si è visto ancora di più come l’online sia diventato indispensabile per tante attività, anche chi era più reticente nei confronti dei social media si è dovuto ricredere”.

Come in ogni mondo, anche sui social network c’è chi segue la via alta e chi, invece, preferisce scegliere pericolose scorciatoie che quasi sempre portano a vicoli ciechi o si rivelano veri e propri boomerang. Su Instagram, nello specifico, non manca chi ha provato ad attirare clienti attraverso un l’acquisto disinvolto di utenti fake. “Mi sono capitati clienti che in passato erano stati portati ad acquistare like o follower da consulenti che volevano mostrare la bontà del loro lavoro” rivela Arianna. “Si tratta, però, di utenti finti, che portano in realtà a un calo di visibilità della pagina perché non interagiscono con i nostri contenuti. Occorre puntare più sulla qualità che sulla quantità dei follower, ci vogliono tempo e costanza”.

Gli stessi due ingredienti che Arianna si sente di suggerire a chi sta pensando di intraprendere il suo stesso percorso lavorativo. “Bisogna rimboccarsi le maniche, passare tantissimo tempo a fare scatti, studiare, investire sulla propria formazione e poi buttarsi cercando di fare del proprio meglio”.