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Bene i contributi a fondo perduto per risanare l’impatto del coronavirus sul turismo italiano, ma occorre un’azione strategica per tutelare e rilanciare il comparto del nostro territorio

Sono state diverse le richieste presentate da CNA e accolte dal governo nel Decreto Agosto a sostegno del turismo, uno dei settori più colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. La nostra provincia ha perso, nel primo semestre, -69% delle presenze rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dai dati pubblicati dalla Regione Emilia-Romagna sul periodo gennaio-giugno 2020. I mesi estivi, fortunatamente, sembrano andati meglio, ma la situazione per gli operatori è molto pesante.

Tra le misure contenute nel Decreto Agosto, si ricorda il potenziamento di 180 milioni di euro e fino al 65% del credito di imposta per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico-alberghiere, misura estesa anche alle strutture ricettive all’aperto.

Per il settore termale, è stato allargato il credito d’imposta per il sostegno agli affitti degli immobili delle imprese turistiche; e ancora, aumentato ed esteso alle guide e agli accompagnatori turistici il fondo di sostegno alle agenzie di viaggio e ai tour operator, prorogata al 31 marzo 2021 la moratoria per il pagamento delle rate dei mutui in scadenza prima del 30 settembre 2020, ed introdotta l’esenzione anche della seconda rata dell’IMU 2020 per immobili di strutture ricettive.

Interessante anche la proroga fino a fine anno dell’esonero del pagamento della tassa di occupazione di spazi e di aree pubbliche per le imprese di pubblico esercizio (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, ecc.).

“Provvedimenti – commenta Francesco Ferro, presidente di CNA Turismo e Commercio Forlì-Cesena – apprezzabili e necessari per cercare di tenere in vita le imprese del comparto, che soffrono pesantemente per la crisi dovuta alla pandemia. Quello che occorre ora è tramutare queste norme velocemente in ricadute, soprattutto quelle che offrono opportunità di sviluppo oltre al sussidio, come nel caso delle ristrutturazioni”.

“A livello locale – prosegue Ferro – dobbiamo cogliere come Regione e Destinazione Romagna l’autunno come un prossimo traguardo di breve, soprattutto per città d’arte e termalismo, oggi i due segmenti più penalizzati, oltre che per l’entroterra (il turismo naturalistico), che ha come da previsioni colto l’opportunità post lockdown, ma per il quale l’organizzazione dell’offerta e la messa a sistema nelle politiche di promozione regionali devono trovare ancora il loro sfogo. La riconquista dei mercati internazionali, infine, è inevitabilmente subordinata all’evoluzione della pandemia, dovrà trovare respiro in una progettualità sui prossimi anni in cui si possa mettere al centro l’evoluzione dell’offerta, a partire da quella del mare. In queste misure il ruolo di regia della Regione e dell’assessore Corsini avranno un ruolo determinante”.