Nei giorni in cui l’imperativo categorico di un intero Paese è ripartire puntando sulle proprie eccellenze distintive e su una rinnovata fiducia nel futuro un esempio concreto della strada da percorrere arriva dai maestri d’ascia dei Cantieri Navali Boschetti di Cesenatico. Giovedì 11 giugno nel porto del borgo marinaro è avvenuto infatti il varo-bis di “Uragano I”, imbarcazione costruita nel 1975 dai Cantieri Foschi e completamente rinnovata dai fratelli Fabio, Maurizio e Andrea Boschetti attraverso un importante intervento di refit iniziato lo scorso 18 ottobre e terminato in questi giorni.

L’imbarcazione, destinata negli anni Settanta alla navigazione delle Cinque Terre e successivamente acquistata da una società di Santa Teresa di Gallura per portare i turisti alla scoperta dell’arcipelago della Maddalena, tornerà nei prossimi giorni in Sardegna per riprendere la propria attività dopo essere stata rimessa a nuovo in gran parte delle sue componenti. Lunga 27 metri e costruita interamente in legno, grazie alla potenza di 750 cavalli dei due motori Aifo Iveco da 12 cilindri ciascuno, è in grado di raggiungere i 20 nodi di velocità e ha una capienza di 350 persone.

“Si è trattato di un refit molto importante” raccontano i fratelli Boschetti, che portano avanti l’azienda artigiana specializzata in costruzione di imbarcazioni passeggeri in legno fondata dal padre Elviro nel 1959. “Abbiamo sabbiato, cioè portato a legno, l’intero scafo e dalla coperta di primo ponte abbiamo rifatto tutto nuovo: le vetrate, la tettoia, la plancia comandi con tutte le relative attrezzature e gli impianti elettrici e idraulici. All’interno abbiamo rinnovato gli arredamenti, le tavole, il locale cucina e il locale bar, abbiamo predisposto un bagno per disabili e rifatto le scalette a norma di sicurezza”.

L’imposizione del lockdown ha costretto l’azienda a una sospensione dell’attività di tre settimane nel mese di marzo prima della riapertura del cantiere, dove grazie alle dimensioni della nave e a un’organizzazione attenta delle lavorazioni è riuscita a completare questo importante lavoro nel pieno rispetto delle normative di sicurezza. La messa in mare della rinnovata Uragano I è anche l’occasione per fare il punto della situazione di un settore molto importante per l’economia del territorio visto attraverso gli occhi di un’azienda che è un fiore all’occhiello della cantieristica navale italiana.

“Il futuro? Più che nero lo vedo grigino – commentano i fratelli Boschetti – molto dipenderà da quello che succederà nei prossimi mesi, in particolare in agosto e settembre. Al momento il trasporto passeggeri è fermo, non si capisce ancora con quante persone sia possibile lavorare e, soprattutto, se gli introiti derivanti da questa attività portata avanti con le capienze ridotte a causa del distanziamento fisico riusciranno a coprire le spese. Probabilmente molte barche non lavoreranno quest’estate o per buona parte di essa”.

Per chi ha maturato in oltre cinquant’anni una professionalità artigianale di grandissimo livello è certamente più facile affrontare i momenti di crisi come questo adattandosi alle mutevoli esigenze del mercato o creando nuove opportunità. “Già in occasione della crisi del 2008 – spiegano i fratelli Boschetti – abbiamo messo a disposizione la nostra competenza per progetti alternativi al nostro core business, come la ristrutturazione di capanni sul molo di Cesenatico o di locali del territorio. L’esperienza maturata nel tempo ci ha portato a conoscere bene il nostro mercato di riferimento, probabilmente dovremo lavorare in maniera diversa rimandando per un po’ di tempo alcuni progetti in corso”. Uno di questi è l’allestimento di una nuova imbarcazione di 34 metri in vetroresina su cui i Cantieri Navali Boschetti avevano già iniziato a lavorare e che sarà completata non appena possibile.

Nel frattempo la seconda inaugurazione di Uragano I è l’ennesimo segnale di incoraggiamento che arriva da un settore d’eccellenza che ha saputo distinguersi a livello internazionale grazie al giusto mix di tradizione e innovazione, dando vita anche a una piccola filiera locale. Se ai tempi dei Romani Seneca scrisse che “non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, i Cantieri Navali Boschetti ricordano che avendo chiara la rotta e tenendo ben fermo il timone si possono affrontare anche i più forti… uragani.